La tecnologia blockchain potrebbe sfidare, un giorno non lontano, i sistemi di pagamento tradizionali. E’ quanto ha sostenuto un’analisi della società di gestione risparimio Schroders, sintetizzando le caratteristiche che fanno della blockchain una tecnologia dirompente per l’intermediazione finanziaria tradizionale. Nata per registrare le transazioni in criptovalute, la blockchain è in realtà un registro decentralizzato che può essere alla base di una lunga serie di utilizzi.
Nel mondo dei pagamenti, Schroders ritiene che la blockchain potrebbe consentire:
- Liquidazione più rapida delle transazioni: “Gli attuali intermediari di trasferimento, come le banche e le società fiduciarie, possono richiedere giorni o addirittura settimane per confermare, verificare e cancellare le transazioni”.
- Costi inferiori: “l’audit peer-to-peer elimina i costi relativi alla supervisione”.
- Maggiore sicurezza, in quanto “l’architettura distribuita e i protocolli di consenso della blockchain ne impediscono la manomissione. Man mano che la catena cresce, diventa più sicura”.
- Migliori possibilità di revisione: “un libro mastro condiviso funge da singolo registro per il monitoraggio e controllare le transazioni”.
Secondo l’autore della ricerca, il capo della credit research Schroders, David Knutson, “alla luce della crescita esplosiva dell’e-commerce, dell’online banking e della proliferazione delle transazioni mobili a livello globale, le aziende hanno bisogno di reti di elaborazione delle transazioni veloci e sicure, trasparenti ed efficienti”. La blockchain si imporrebbe, dunque, come una logica soluzione.
Allo stesso tempo questa tecnologia sarebbe una “minaccia allo status quo” per società bancarie e intermediari finanziari. Ad esempio la documentazione di un’attività di trading viene prodotta da più parti coinvolte; questa duplicazione, e i relativi costi, sarebbe superata grazie alla blockchain. Quest’ultima, infatti viene aggiornata tramite una sincronizzazione di tutto il database. Questa maggiore efficienza comporterebbe, dall’altro lato, alla rinuncia delle commissioni per servizi di duplicazione non più necessari.
Fra le società che per prime hanno esplorato le applicazioni della blockchain in ambito finanziario spiccano Bnp Paribas, che ha completato un test end to end di transazione sui fondi a fine 2017; e ancora, Calastone, Standard Life Aberdeen, AllianceBernstein e Columbia Threadneedle Investments.