Cercare rendimento dove non c’è è inutile. Meglio puntare alle opportunità sui prezzi delle obbligazioni generate dalla volatilità, attesa in aumento
Se in termini di rendimenti ottenibili nell’era dei tassi a zero il panorama per l’asset class obbligazionaria è arido le opportunità di guadagno potrebbero arrivare dall’aumento della volatilità e quindi della variazione nei prezzi delle obbligazioni.
“Il futuro – spiega in un comunicato BlueBay AM, l’asset manager specializzato nel reddito fisso con asset in gestione per 60 miliardi di dollari (al 31 dicembre 2019) – spinge verso una direzione in cui a nostro avviso l’abilità e la componente umana della gestione attiva saranno sempre più cruciali per la generazione di income”.
E Mark Dowding, partner e responsabile degli investimenti di BlueBay AM si dichiara pronto a sfruttare queste opportunità grazie alla gestione attiva dell’investimento.
Ripensare il fixed income
“Bisogna ripensare il fixed income”
ha dichiarato nel corso della presentazione della nuova sede italiana di BlueBay AM per poi prosegure:
“Rendimenti ultra-bassi stanno a indicare che il fixed income gestito in modo passivo non è una buona idea guardando al prossimo futuro in cui stanno ormai scomparendo i ritorni legati al mero investimento indistinto nel mercato obbligazionario di riferimento. Tuttavia, con il progressivo invecchiamento della popolazione, i risparmiatori continueranno ad avere bisogno delle obbligazioni per preservare il capitale e ottenere rendimento. È quindi molto più sensato assumersi un certo grado di rischio con la selezione attiva delle migliori opportunità d’investimento piuttosto che esporsi passivamente ai rischi direzionali amplificati dalla compressione senza precedenti dei rendimenti obbligazionari”.
In termini strategici:
“Prediligiamo trades di reflazione, ovvero puntiamo a una continuazione delle politiche espansive, soprattutto una volta che i timori legati al Coronavirus saranno passati. Guardiamo con interesse anche alle obbligazioni corporate così come ai bond dell’Europa periferica. Infine, restiamo costruttivi nei confronti di diversi titoli sovrani e valute dei Mercati Emergenti ad alto rendimento, mentre favoriamo le posizioni corte su Gilt britannici e Treasury statunitensi”.
BlueBay AM, la sede italiana affidata a Tommaso De Giuseppe
BlueBay AM, fondata nel 2001 e ora di proprietà della Royal Bank of Canada, ha sede a Londra e uffici in 8 Paesi, tra cui l’Italia dove è approdata a inizio anno. Il compito di sviluppare il mercato nel Belpaese è stato affidato a Tommaso De Giuseppe, responsabile vendite per l’Italia, in BlueBay dal 2012:
“Operando dalla sede di Londra, i primi investimenti da parte di istituzioni italiane sono affluiti nelle nostre strategie nel 2006. Nel tempo la fiducia che ci è stata accordata da investitori istituzionali ed intermediari finanziari italiani è progressivamente cresciuta, arrivando a pesare per più del 10% sul totale dei patrimoni attualmente affidati alla gestione di BlueBay. Forti di questo apprezzamento, con la stabile presenza in Italia di un nostro team di professionisti ci proponiamo, in primo luogo, di rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze dei nostri partner commerciali ed investitori istituzionali italiani. Al tempo stesso, potremo meglio aprirci selettivamente alle numerose opportunità di sviluppo che un mercato fortemente attratto dall’asset class obbligazionaria, come quello italiano, offre ad un player specializzato e attivo come BlueBay. In particolare, con quelle controparti che condividono l’analisi di fasi di mercato sempre più sfidanti come quelle che si prospettano e che richiedono un’evoluzione degli approcci d’investimento”.