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BNL: PARTE OFFERTA BBVA, TRATTATIVE FRENETICHE

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L’offerta del Banco Bilbao su Bnl va alla prova del mercato. Intanto la diplomazia è al lavoro: l’incontro di giovedì fra i il presidente di Unipol Giovanni Consorte e il direttore finanziario del Bbva Manuel Gonzalez Cid si è concluso con un nulla di fatto. Ma – sottolineano fonti vicine alla trattativa – si sarebbe trattato soltanto di un primo confronto, un primo giro di una complessa partita di poker a cui probabilmente ne seguiranno altri.

Da lunedì 22 giugno fino al 22 luglio gli azionisti di Bnl potranno consegnare i loro titoli al Bbva, che offre un’azione propria ogni cinque di Via Veneto, valutando Bnl a 2,52 euro. La partenza dell’ops sarà decisiva per valutare la possibilità di un suo ritocco al rialzo: il mercato sembra crederci, visto che ieri ha premiato il titolo Bnl con un rialzo del 2,95% a 2,88 euro. La luce dei riflettori, tuttavia, è sempre puntata su Unipol. L’istituto guidato da Giovanni Consorte, che ha il 9,9% di Bnl, è al centro di indiscrezioni che lo danno in procinto di lanciare un’opa concorrente all’offerta del Bbva, magari con l’appoggio di qualche membro del contropatto. Per il momento, tuttavia, la strada imboccata da Consorte sembra quella della prudenza.

Entro la metà della prossima settimana Unipol spiegherà in un mini-prospetto (richiesto dalla Consob alle società che acquisiscono partecipazioni che superano il 25% della propria capitalizzazione) le strategie di fondo del suo investimento in Bnl. Il documento farà qualche luce sul disegno del gruppo bolognese, anche se non ci si attende una risposta netta sull’intenzione di lanciare l’opa o meno. Del resto, il gruppo bolognese non sembra essere giunto a una decisione definitiva: in un comunicato emesso ieri smentisce vigorosamente di aver ottenuto da un pool di banche guidate da Royal Bank of Scotland un finanziamento da sette miliardi di euro per l’opa.

Supposizioni di stampa “destituite da ogni fondamento”, le definisce il comunicato che precisa che Unipol “non ha avuto alcun contatto con il suddetto istituto di credito finalizzato all’ottenimento di linee di credito di alcun genere”. L’incontro di giovedì con Bbva – si legge nella nota – ha avuto “natura esclusivamente informativa” fra il direttore finanziario Gonzalez Cid e Consorte, “mai incontratisi prima”: un primo incontro, sottolineano fonti accreditate, a cui è probabile ne seguano altri.

Il confronto – prosegue il comunicato – ha toccato la strategia dell’offerta spagnola su Bnl, le ragioni che hanno portato Unipol a salire al 9,9% nella banca romana, e “la natura e l’evoluzione nel tempo dei rapporti fra Unipol e Bnl”, in particolare la joint venture paritetica Bnl Vita, definita “di assoluta rilevanza per il gruppo Unipol” dato che la società ha rappresentato, nel 2004, oltre il 25% della raccolta premi e il 16% del risultato complessivo del gruppo. Una trattativa che non ha dato frutto, ma senza rotture: secondo quanto si apprende, il Bbva non avrebbe ceduto alla richiesta di Consorte di alzare il prezzo per la quota in Bnl, che mette Unipol in una posizione di forza nel tutelare la joint venture bancaria-assicurativa.

D’altra parte, Unipol punta al controllo di Bnl Vita. E ha in carico Bnl a 2,7 euro: aderendo all’ops si troverebbe di fronte a una pesante minusvalenza. Non si esclude tuttavia che, di fronte a un irrigidimento degli spagnoli, Consorte possa decidere per l’opa: dopo la trattativa con Gonzalez Cid, nessuno degli azionisti di Unipol (alcune cooperative) sfavorevoli all’opa potrà rimproveragli di non aver fatto il possibile per tutelare la compagnia attraverso il negoziato con Bbva.