Nuovi problemi per la Boeing, che coinvolge uno dei suoi modelli di punta il 777, dopo quelli registrati negli anni scorsi dal 737 Max. Il blocco del del 737 Max era scattato nel marzo 2019, dopo i due disastri aerei, uno in Indonesia ed uno in Etiopia, che causarono 346 vittime. Le indagini rivelarono che gli incidenti furono causati da problemi tecnici legati al sistema di volo automatizzato.
Ieri pochi minuti dopo il decollo un Boeing 777 della United Airlines, con 231 passeggeri e 10 membri dell’equipaggio, in volo tra Denver e Honolulu ha accusato problemi a un motore e, durante l’atterraggio di emergenza ha perso parti del propulsore destro. I rottami sono caduti nelle vicinanze delle abitazioni, senza però ferire nessuna delle persone che hanno assistito alla scena.
La Boeing ha così raccomandato di sospendere le operazioni dei suoi aerei 777 dotati di motori Pratt & Whitney 4000-112 fino a quando l’autorità Usa del volo, la Federal Aviation Administration, non avrà messo a punto un protocollo di ispezione appropriato.
La decisione della Boeing arriva dopo lo stop intimato dalle autorità Usa e giapponesi che hanno proibito a questi modelli di volare fino a nuovo ordine. Dai primi esami sul veivolo che ha subito il guasto, sembra che due pale della ventola frontale fossero rotte e che altre fossero danneggiate.
Per il Boeing 777 non si tratta del primo incidente del genere, nel mese di dicembre in Giappone si era verificato un caso simile ad un modello della Japan Airlines in volo tra Tokio e Naha, nell’isola di Okinawa.