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BofA: più liquidità e meno azioni, ecco come si muovono gli investitori

Ad agosto, gli investitori hanno aumentato le loro allocazioni in liquidità e ridotto l’esposizione all’azionario, influenzati da un peggioramento delle aspettative di crescita globale, che sono scese ai minimi degli ultimi otto mesi. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da Bank of America (BofA) tra i fund manager a livello globale,

Il sondaggio ha coinvolto 189 partecipanti, che gestiscono complessivamente 508 miliardi di dollari in asset e rivela che solo il 31% dei partecipanti ha mantenuto una posizione di overweight sull’azionario ad agosto, in calo rispetto al 51% di luglio. Parallelamente, il livello medio di liquidità è salito al 4,3% degli asset in gestione, rispetto al 4,1% del mese precedente.

BofA: come cambiano le strategie degli investitori

BofA attribuisce questo cambiamento di strategia alla debolezza dei dati occupazionali statunitensi di luglio e allo shock di volatilità causato dal rimbalzo dello yen. Inoltre, il 47% degli intervistati prevede un indebolimento dell’economia globale nei prossimi 12 mesi, una diminuzione significativa rispetto al 67% di luglio.

I gestori di fondi hanno aumentato i livelli di liquidità, riducendo al contempo l’allocazione in azioni, riflettendo una crescente cautela dovuta alle incertezze economiche e ai recenti sviluppi di mercato.

Le aspettative di crescita globale sono crollate, con solo il 47% degli intervistati che prevede un’economia globale più debole nei prossimi 12 mesi, un calo di 20 punti percentuali rispetto a luglio. Questo pessimismo è attribuito principalmente allo shock della volatilità dello yen giapponese e ai deboli dati occupazionali di luglio negli Stati Uniti. Il 55% degli investitori ritiene che la politica monetaria globale sia troppo restrittiva, il livello più alto dal 2008, e molti credono che la Federal Reserve dovrà tagliare i tassi in modo più deciso per evitare una recessione. Infatti, il 60% degli investitori prevede almeno quattro tagli dei tassi dalla Fed nei prossimi 12 mesi, con il primo atteso già nella riunione del FOMC del 18 settembre, secondo il 94% degli intervistati.

Prospettive per il Mercato

Nonostante le preoccupazioni per una possibile recessione negli Stati Uniti, che è ora vista come il rischio di coda principale dal 39% degli investitori, l’ottimismo riguardo a un possibile “atterraggio morbido” dell’economia persiste. Tuttavia, questo ottimismo è condizionato dalla necessità di un allentamento più aggressivo della politica monetaria da parte della Fed.

Inoltre, interrogati su come le aziende dovrebbero utilizzare il flusso di cassa, il 28% degli investitori ha indicato che preferirebbe che le aziende restituiscano denaro agli azionisti attraverso riacquisti di azioni, dividendi o operazioni di M&A, segnando il valore più alto da novembre 2013. Solo il 24% degli investitori desidera che i CEO aumentino il capitale di investimento (capex), un calo rispetto al 31% di luglio, nonostante l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale. Inoltre, il 40% ha suggerito di migliorare i bilanci, un incremento rispetto al 36% e il massimo da maggio 2023.

Infine, il trade “Long Magnificent 7”, che include i sette grandi titoli tecnologici statunitensi, è rimasto il più affollato per il 17° mese consecutivo, anche se con una minore partecipazione ad agosto (53%) rispetto a luglio (71%).