Economia

Bollette luce e gas, scade il divieto delle modifiche unilaterali dei contratti

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Sono molte le novità all’orizzonte per le bollette di luce e gas. A breve scadrà definitivamente il divieto di apportare delle modifiche unilaterali ai contratti a prezzo bloccato. A beneficiare di questo stop sono le forniture di luce e gas stipulate nel mercato libero dal 30 aprile al 30 giugno 2023. Cosa significa tutto questo? Tra pochi giorni i vari fornitori avranno la possibilità di modificare le bollette di luce e gas: il rischio è che adesso tentino di recuperare quanto hanno perso nel corso di questi mesi, mentre c’era il blocco.

Nel frattempo il Ministero dell’Ambiente, dopo mesi di consultazioni e rinvii, ha provveduto a pubblicare il decreto attraverso il quale sono stabiliti i criteri per il passaggio al mercato libero dell’elettricità per i clienti domestici non vulnerabili. Il 10 gennaio 2024, infatti, terminerà per questi soggetti il regime di tutela. Nel corso del mese di marzo 2023, invece, erano state stabilite le regole per la fine della tutela nel settore del gas: questa operazione, che coinvolge 6,5 milioni di famiglie, è risultata essere meno complessa per il modo in cui è strutturato il mercato.

Bollette di luce a gas: il timore degli aumenti

Gli utenti devono temere un aumento delle proprie bollette di luce e gas? A dire il vero questo rischio al momento sembra essere relativamente limitato, dato che siamo in una situazione di mercato abbastanza fortunata. Stando a quanto rilevato attraverso l’Indice Selectra per “Staffetta Quotidiana”, le offerte relative alle forniture di energia elettrica, in questo momento, risultano essere ancora in calo. I prezzi all’ingrosso, infatti, sono in flessione, anche quelli che fino ad un mese fa sembravano dare alcuni segnali di risalita.

Le rilevazioni dell’Indice al 5 giugno 2023, rispetto all’ultimo aggiornamento dello scorso 4 maggio, hanno registrato per l’elettricità un -8,1% – che corrispondono a -1,9 centesimi circa: i costi sono scesi da 23,19 a 21,31 centesimi di euro per kWh -, mentre per il gas è stato registrato un -9,4%, passando da 0,964 a 0,875 euro/mc.

Oggi come oggi sono in molti a ritenere che, a differenza di quanto è avvenuto la scorsa estate, oggi i vari operatori non abbiano la necessità di adottare delle politiche di modifica unilaterale per le bollette di luce e gas. Nella maggior parte dei casi, le offerte che sono state attivate a prezzo bloccato prima che scoppiasse la crisi energetica – quindi il mese di giugno 2021 – hanno esaurito il loro periodo di prezzo bloccato: la maggior parte delle offerte disponibili nel 2021, permetteva di usufruire del prezzo bloccato per 12 o 24 mesi.

Fatte queste premesse, stando a quanto rilevato dal monitoraggio effettuato dall’Indice Selectra, in questo periodo si starebbe registrando un ritorno degli operatori alle offerte a prezzo fisso, che erano sparite lo scorso anno, quando era scoppiata la crisi dei prezzi. In un primo momento a proporre dei prezzi bloccati era solo e soltanto il 13% dei fornitori, oggi a proporle sono il 65%, contro il 58% di inizio maggio.

Le prospettive dei prossimi mesi

I consumatori devono temere un aumento dei prezzi delle bollette di luce e gas? A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato l’associazione Altroconsumo, che, contattata da “Il Fatto Quotidiano”, ha spiegato che molte aziende starebbero mandando delle comunicazioni ai clienti spiegando che gli aumenti potrebbero arrivare dal prossimo 1° luglio 2023.

Altroconsumo spiega che “in molti casi si tratta di offerte poco convenienti anche tra le tariffe della società. Inoltre, occorre sottolineare che facendo dei confronti sul mercato è possibile trovare offerte migliori”. Se dovesse arrivare una comunicazione dal proprio fornitore che propone tariffe più alte, si possono cercare nuove offerte ed eventualmente cambiare.