Bollettino: qualche piccolo segnale di stabilizzazione, in Europa ancora grandi divergenze tra Paesi
MILANO (ADVISE ONLY) – Dopo tre settimane di segno meno sui titoli azionari ed obbligazionari, si è intravisto qualche piccolo segnale di stabilizzazione. Nel complesso la reazione dei mercati rispetto ai favorevoli dati economici USA e agli accordi raggiunti dalla Comunità Europea è stata positiva. Sul fronte politico-economico, l’incontro tra i ministri delle finanze e dei capi di Stato europei ha prodotto qualche risultato tangibile. I temi affrontati da questo incontro e gli accordi trovati sono molteplici:
- un accordo di massima che dovrà essere approvato dal Parlamento europeo sulle regole da seguire in caso di fallimento o ristrutturazione bancaria;
- è stato approvato il bilancio europeo 2014-2020 che prevede impegni finanziari per 960 miliardi;
- l’approvazione di un pacchetto a sostegno dell’occupazione giovanile per otto miliardi.
Tuttavia, la volatilità rimane alta così come il grado di incertezza legato alla fine del quantitave easing, i timori di un credit crunch in Cina ed ai rischi connessi ad un degrado dell’economia maggiore del previsto. In particolare, i timori di un rallentamento dei Paesi emergenti ha spinto la banca HSBC ad abbassare le stime di crescita per l’economia mondiale dal 2,2% al 2,0% per quest’anno ed al 2,6% per l’anno prossimo.
Economia
Per quanto riguarda l’Europa nel complesso i dati della settimana sono in linea con uno scenario di graduale diminuzione d’intensità della contrazione economica e con una maggiore divergenza tra Paesi. Migliora ovunque il sentiment dei direttori d’impresa e l’inflazione rimane sotto controllo.
Nelgi USA migliorano le condizioni del mercato del lavoro e del settore immobiliare come mostrano i dati sulle richieste dei sussidi di disoccupazione e dell’indice S&P/Case-Shiller.
In Giappone resta stabile il tasso di disoccupazione e l’attività del settore industriale continua a mostrare dati positivi.
Mercati
- Borse del mondo: Wall Street +1,2%, Cina -4,5%, Giappone +3,4%, UK +1,6%, Germania +2,2%, Francia +2,2%, Italia -0,1% e Spagna +0,8%.
- Obbligazioni governative e corporate: qualche piccolo segnale di rilassamento sull’intera asset class. In discesa i rendimenti sulle obbligazioni governative e corporate investment grade, mentre continua a soffrire il comparto high yield;
- Commodities e valute: Positivo l’andamento del prezzo del greggio (WTI +3,7% a 97 dollari), mentre continua la corsa al ribasso dell’oro (-6,3%). Il dollaro si è apprezzato per la seconda settimana consecutiva chiudendo contro l’euro a 1,30.
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