Mercati

Bollettino: timori per la chiusura dei “rubinetti” della Fed e braccio di ferro tra BCE e Bundesbank

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MILANO (ADVISE ONLY) – Settimana negativa per tutte le principali Borse mondiali. Il “sentiment” degli investitori è stato influenzato da diversi fattori di natura economica e politica. Nella fattispecie, hanno pesato i seguenti rischi:

  • i timori di un possibile rientro dalla politica monetaria espansiva della FED;
  • i cattivi dati macroeconomici della Cina;
  • il conflitto politico/istituzionale tra la BCE e la Banca Centrale Tedesca che rischia di limitare l’efficacia dell’OMT nel caso in cui la Corte Costituzionale Tedesca si pronunciasse a sfavore di tale provvedimento di politica monetaria;
  • i timori circa l’efficacia della politica orientata alla crescita adottata dal Giappone;
  • i rischi legati allo stallo delle operazioni di “carry trade” consistenti nel indebitarsi in yen per comprare azioni giapponesi.

Economia

  • Europa: i dati sulla produzione industriale e sull’inflazione confermano quanto detto nelle precedenti settimane, ossia qualche piccolo segnale di stabilità esiste, ma l’economia della zona euro non ha ancora toccato il fondo;
  • USA: i dati macroeconomici sono sostanzialmente positivi, come mostrano ad esempio i valori sulle vendite al dettaglio, le richieste dei sussidi di disoccupazione e dei mutui;
  • Giappone: l’economia nipponica cresce ad un tasso superiore alle aspettative nel primo trimestre dell’anno: +4,1%;
  • BRIC: in India rallenta la crescita dell’economia, con rischi di limitati interventi di stimolo da parte della Banca Centrale.

Mercati

  • Borse del mondo: Wall Street -04%, Cina -2,2%, Giappone -1,5%, UK -1,1%, Germania -1.2%, Francia -1,4%, Spagna -1,9%;
  • Titoli di Stato: rispetto alla performance dell’ultimo mese, gli investitori hanno privilegiato le obbligazioni governative dei Paesi considerati più sicuri rispetto alle obbligazioni della periferia della zona euro oppure emergenti;
  • Commodities e valute: l’oro cala leggermente, il petrolio raggiunge i 106 dollari ed infine il cambio euro/dollaro sale ulteriormente a 1,33.

Da tenere d’occhio questa settimana

I dati macroeconomici che verranno pubblicati nel corso della settimana (scarica il Bollettino per sapere il giorno e l’ora):

  • Europa – verrà pubblicato l’indice ZEW (sentimenti degli operatori finanziari) in Germania ed il PMI manifatturiero dell’euro zona, Francia e Germania;
  • USA – inflazione al consumo su base mensile, indice manifatturiero (Empire), indicatori avanzati e decisioni di politica monetaria FOMC;
  • Giappone – produzione industriale su base mensile e indicatori macroeconomici avanzati;
  • BRIC – indicatore economico avanzato sull’economia cinese, indice PMI cinese, tasso di disoccupazione ed inflazione in Brasile.