Dopo il premier britannico Boris Johnson, un altro importante capo di governo ha contratto il coronavirus: si tratta del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che nelle ultime ore aveva presentato alcuni sintomi riconducibili al Covid-19.
Il 65enne presidente brasiliano ha comunicato la notizia a una manciata di reporter intorno all’ora di pranzo. Appena tre giorni prima di risultare positivo al Covid il presidente brasiliano aveva pranzato a casa dell’ambasciatore americano in Brasile, Todd Chapman,
Lunedì 6 luglio era stata diffusa la notizia secondo la quale Bolsonaro era stato colpito da una febbre a 38 gradi e da una persistente tosse che avrebbero potuto far pensare a un’infezione da coronavirus. L’esito rassicurante di una risonanza magnetica ai polmoni avrebbe comunque chiarito che le condizioni di salute del presidente brasiliano sono ancora sotto controllo. All’interno della famiglia del presidente anche la nonna della moglie di Bolsonaro è risultata positiva al Covid-19 ed è stata ricoverata in terapia intensiva domenica 5 luglio.
Bolsonaro, come il premier britannico Johnson durante la prima fase di contrasto alla pandemia, si è reso protagonista di un approccio lasco all’emergenza sanitaria, incoraggiando le persone a non cambiare radicalmente il proprio stile di vita.
Il Brasile è al momento il secondo Paese al mondo per numero di contagi dietro agli Stati Uniti: al 7 luglio i dati della Johns Hopkins University segnano oltre 1,6 milioni di contagi.
Gli altri contagiati “illustri”
Le alte sfere della politica erano già stato colpite in precedenza dalle infezioni di coronavirus. Dal premier inglese Boris Johnson, al capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier, al leader del partito Democratico Nicola Zingaretti, dal Principe Carlo d’Inghilterra al ministro francese alla Cultura Franck Riester.