Società

Bolzano ancora la città più cara d’Italia, a seguire Roma. Tra le regioni maglia nera al Trentino

A ottobre l’inflazione risale a +0,9%, seppure in un quadro di stabilità congiunturale. Lo rende noto l’Istat secondo cui gli andamenti settoriali appaiono, tuttavia, differenziati. Nel comparto alimentare, la dinamica tendenziale dei prezzi risulta in accelerazione (+2,4% da +1,1% di settembre), con effetti che si manifestano sul “carrello della spesa” (+2,0% da +1,0%).

Sulla base dei dati dell’Istat, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.

Le città più care d’Italia

In testa alla classifica troviamo Bolzano dove l’inflazione tendenziale pari a +2, la più alta d’Italia, si traduce anche nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 579 euro per una famiglia media. Dietro Bolzano troviamo Roma, che pur avendo “solo” la quarta inflazione più elevata del Paese, +1,5%, ha il secondo maggiore incremento di spesa annuo, pari a 388 euro a famiglia. Terzo posto per Trento che con +1,3% ha una spesa supplementare pari a 383 euro annui per una famiglia tipo.

Fuori dal podio, al quarto posto  si piazza Siracusa, che ha la seconda maggiore inflazione, +1,7%, e una stangata pari a 364 euro. A seguire Padova (+1,4%, +360 euro), al sesto posto ParmaFerrara e Rimini (+1,3% e +353 euro), poi Ravenna (+1,2%, +326 euro). A chiudere la top ten Macerata che con +1,6% si colloca al terzo posto per inflazione e ha un incremento di spesa pari a 322 euro.

La classifica delle città più virtuose d’Italia

Al lato opposto, la città più virtuosa d’Italia è Aosta, dove si ha un risparmio annuo di 52 euro. Bene anche Forlì Cesena, dove il risparmio è -27 euro, seguita da Potenza che ha una variazione nulla. Nella classifica delle risparmiose anche Biella (+0,1%, +23 euro), Modena (+0,1%, +27 euro), al sesto posto Teramo (+0,2%, +45 euro), poi Novara (+0,2%, +50 euro), in ottava posizione Firenze (+0,2%, +52 euro) e Lodi (+0,2%, 52 euro). Chiude la top ten delle migliori Cremona, +0,2%, pari a 56 euro.

Trentino è la regione più cara d’Italia

L’indagine dell’associazione si sofferma anche sulla classifica delle regioni più “costose”  in cui emerge che, con un’inflazione annua a +1,6%, la più alta d’Italia è il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 455 euro su base annua e che. A seguire il Lazio, dove la crescita dei prezzi dell’1,4%, la seconda più elevata, implica un’impennata del costo della vita pari a 342 euro, terza la Liguria, +1,1% e un rincaro annuo di 256 euro. La più risparmiosa è la Valle d’Aosta, l’unica regione in deflazione, -0,2% pari a -52 euro, seguita dalla Basilicata (+0,1%, +21 euro). Medaglia di Bronzo per il Molise (+0,4%, +83 euro).