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Bond europei, tassi scendono su livelli mai visti prima

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MILANO (WSI) – Le droghe delle banche centrali o per lo meno le promesse di un nuovo piano di allentamento monetario fanno bene al mercato del debito fisso, con i prezzi dei titoli di Stato europei che sono lanciati in rimonta.

Nonostante il rallentamento del passo delle Borse, i prezzi dei bond avanzano e spingono in ribasso i tassi di interesse, che sono scivolati ai minimi di tutti i tempi.

Le prospettive di un programma di allentamento monetario, un quantitative easing all’europea sta facendo salire le richieste per il debito governativo di di Spagna, Italia e Irlanda.

Un aiuto è arrivato dal parere espresso da Goldman Sachs, che ha detto di puntare su Btp e Bonos. Dopo le dichiarazioni di Draghi la banca Usa consiglia da una parte di tenersi corti sui titoli di Stato francesi e tedeschi, dall’altra consiglia acquisti di bond italiani (il tasso del Btp 10 anni è visto all’1,75%), spagnoli e portoghesi.

I tassi sono scesi su livelli che non si sono mai visti. Il titolo decennales spagnolo è sceso al 2% per la prima volta dalla nascita del’euro, attestandosi all’1,975% dal 2,019% di venerdì. In Italia i Btp sono calati dal 2,2% al 2,155%.

I bond irlandesi decennali rendono solo l’1,47%, in flessione dall’1,497% di venerdì scorso. In Austria i titoli sono scesi sotto l’1% mentre in Francia rendono l’1,10%.

La ripresa dei prezzi è incredibile se si confronta con i livelli visti all’apice della crisi del debito italiano nel novembre di tre anni fa, o nel 2010, uando l’Irlanda ha chiesto aiuti esterni dopo che gli interessi avevano oltrepassato il 7%, considerata soglia di non ritorno oltre cui non sarebbbe stato possibile finanziarie il debito.

Il calo dei rendimenti sono anche un segnale che gli investitori si aspettano una crescita anemnica e un’inflazione bassa nell’area euro.

Al contrario, i bond considerati bene rifugio per eccellenza come i Treasuries Usa e i titoli governativi britannici rendono al momento piĂą del 2%.

Venerdì Draghi ha detto che la banca avrebbe fatto “tutto il possibile per far si che i prezzi al consumo e le aspettative sull’inflazione crescano il prima possibile”.

Anche se le misure di stimolo sono appena cominciate – vedi piano di acquisto di Abs – le parole sono state interpretate come un segnale che la Bce possa espandere il suo programma di acquisto di titoli sovrani emesso dai governi dell’area euro.

(DaC)