A partire dal 2019 i bond societari high yield europei hanno potuto beneficiare di una robusta scalata dei prezzi (e, dunque, di un netto ribasso dei rendimenti). Si è trattato di un fenomeno che ha bruscamente invertito un trend di segno opposto sperimentato nel corso del quarto trimestre del 2018.
Secondo i dati della Fed di St. Louis, i rendimenti sono ora tornati ai minimi dal 27 luglio 2018 (vedi grafico).
Secondo gli analisti di SDPR, questo fenomeno si è verificato per una serie di fattori concorrenti.
“Nell’area dell’euro, il recente flusso di dati economici è stato misto, con l’indicatore dell’Eurozona di Citi Economic Surprise in territorio negativo dal settembre 2018. L’attuale ritmo di crescita globale è stato abbastanza lento da mettere le banche centrali in pausa, con indicazioni della Bce che lasciano intendere che non si prevedono aumenti dei tassi nel 2019”, dichiara una nota dello SPDR EMEA ETF Strategy Team.
“Il sentiment accomodante sia da parte della Bce sia da parte della Fed ha portato ad un allentamento delle condizioni finanziarie, che a sua volta ha sostenuto il restringimento degli spread creditizi. Nel primo trimestre, ciò ha portato a una rinnovata ricerca del rendimento, soprattutto considerando che il rendimento decennale del governo tedesco è attualmente negativo”.
Un aspetto che ha portato ad afflussi netti da 1,4 miliardi di dollari verso gli Etf high yield europei, nel corso del primo trimestre dell’anno.