La divisione di asset management di Goldman Sachs rischia una perdita milionaria sul un controverso acquisto di obbligazioni venezuelane portato a termine la scorsa estate.
Mentre il paese stava precipitando nell’abisso della crisi economica, la banca americana ha acquistato 2,8 miliardi di dollari di obbligazioni di Petroleos de Venezuela, la compagnia petrolifera venezuelana, pagandole appena 865 milioni (31 centesimi di dollaro per obbligazione), ovvero con uno sconto di circa il 70%, per via delle alte probabilità di default della compagnia.
Un affare colossale in apparenza visto che le riserve petrolifere venezuelane, stimate 300 miliardi di dollari, sono le più importanti del pianeta. Le cose tuttavia non sono andate secondo i piani. Mentre le probabilità di un default del Venezuela restano all’orizzonte, giovedí scorso il governo di Caracas ha annunciato che ristrutturerà il suo debito estero.
Il titolo – come riporta il Financial Times – è ora in negoziazione a 25 centesimi sul dollaro, in calo di 29 centesimi all’inizio della scorsa settimana. Ciò potrebbe tradursi in una perdita di 54 milioni di dollari in soli cinque giorni se Goldman Sachs non ha ridotto la sua quota a partire dalla fine del terzo trimestre.
Nonostante Goldman Sachs pare infatti abbia venduto una parte del debito acquistato quest’estate, la banca Usa, secondo il Financial Times, è al momento il singolo proprietario più grande del debito con scadenza nel 2022 della compagnia petrolifera.