Gli studenti che ogni anno riescono ad ottenere il massimo dei voti alla maturità ottengono il bonus 100 e lode. Il premio, che viene assegnato ai ragazzi più meritevoli, ha subìto un brusco taglio nel 2022: ai diretti interessati viene erogata una cifra pari a 73 euro, mentre nel 2007 la cifra era pari a 1.000 euro.
Ma perché il bonus 100 e lode è stato ridotto così drasticamente? Il taglio è stato determinato principalmente dalla crescita dei ragazzi che sono riusciti a raggiungere il punteggio massimo. I maturandi che, nel 2007, avevano preso 100 e lode erano 3mila, mentre nel 2019 la quota è arrivata a 7.000. Nel 2022 sono stati 16mila.
Chi può richiedere il bonus 100 e lode
Hanno la possibilità di richiedere il bonus 100 e lode gli studenti che siano riusciti a raggiungere il massimo dei crediti nel corso del triennio e quanti siano riusciti a prendere il massimo nella prima e nella seconda prova e al colloquio, senza avere la necessità di cinque punti bonus necessari per riuscire ad ottenere il massimo della votazione.
La prima e la seconda prova vengono valutati fino ad un massimo di 20 punti ciascuna. Grazie ai crediti scolastici è possibile riuscire ad ottenere un massimo di 40 punti. Per riuscire a raggiungere il punteggio massimo gli studenti devono aver raccolto tutti i crediti e aver preso il massimo alle prove. Il punteggio deve essere assegnato unanimemente e con una motivazione.
L’incentivo può essere speso in vari benefit e accreditamenti. Può essere utilizzato anche per accedere a biblioteche, musei, istituti e luoghi della cultura. I diretti interessati lo possono utilizzare anche per partecipare a tirocini formativi o ad iniziative formative che sono state organizzate dai centri scientifici nazionali, con destinazione rivolta alla qualità della formazione scolastica.
Il bonus 100 e lode può essere utilizzato, inoltre, per effettuare dei viaggi di istruzione e delle visite presso dei centri specialistici.
Quest’anno il bonus ha un importo pari a 73 euro. Un importo decisamente inferiore a quanto veniva erogato nel 2007, quando ai giovani meritevoli veniva destinata una cifra pari a 1.000 euro. Il taglio così drastico del bonus 100 e lode è stato determinato da un aumento dei maturandi che sono usciti con il punteggio massimo. A prendere 100 e lode, nel 2007, erano stati solo 3mila ragazzi. Nel 2022 sono stati 16mila.
Gli altri incentivi per gli studenti
Uno degli obiettivi che si è prefissato il Miur è quello di premiare gli studenti più meritevoli. Non solo e soltanto attraverso il bonus 100 e lode per chi esce con il punteggio più alto. Il Ministero ha deciso di premiare anche gli studenti che risultano essere vincitori delle competizioni – nazionali od internazionali – che sono elencate nel programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze.
Gli studenti che hanno avuto occasione di brillare nel corso delle competizioni hanno la possibilità di accedere ad uno dei seguenti obiettivi:
- sono ammessi a dei tirocini formativi;
- possono beneficiare di particolari accreditamenti per accedere a biblioteche, musei e luoghi della cultura;
- possono ottenere alcuni benefici di tipo economico;
- hanno la possibilità di accedere ad altre forme di incentivo che seguono intese ed accordi stabiliti con soggetti pubblici e privati.
Quanti sono i diplomati con 100 e lode in Italia
Ma quanti sono, in Italia, i diplomati con 100 e lode? Abbiamo accennato che, nel corso degli anni il loro numero è stato in costante crescita. Nel 2022 sono stati oltre 16mila i maturati con 100 e lode, ossia 1.147 i più rispetto al 2021. Nell’arco di dieci anni questo dato si è, sostanzialmente quintuplicato.
I dati, comunque, mettono in evidenza una certa disomogeneità nelle valutazioni in Italia. In Lombardia, ad esempio, sono 1.053 gli studenti che si sono diplomati con 100 e lode. A raggiungere lo stesso traguardo, in Calabria sono stati 1.149. La differenza, però, consiste nel fatto che in Lombardia si sono diplomati 74.144 ragazzi ed in Calabria 18.477. In Lombardia uno studente su 70 è stato meritevole della lode, in Calabria uno su sedici. Vediamo cosa succede nelle altre regioni:
- Puglia: uno su 17;
- Umbria: uno su 21;
- Sicilia: uno su 22;
- Friuli Venezia Giulia: uno ogni 56;
- Veneto: uno ogni 52;
- Piemonte: uno ogni 50.