Il bonus 150 euro potrebbe arrivare in maniera automatica, direttamente in busta paga. Questa particolare agevolazione, però, non spetterà in automatico a tutti i lavoratori. A beneficiarne saranno i dipendenti pubblici, che non dovranno più presentare l’autodichiarazione necessaria per poter accedere al contributo previsto dal governo Draghi attraverso il Decreto Aiuti ter.
Quali sono le novità, a questo punto? Nel settore privato non cambia sostanzialmente nulla. I diretti interessati dovranno continuare a presentare la relativa dichiarazione per ottenere il bonus 150 euro. A beneficiare di questa novità saranno esclusivamente i dipendenti del settore pubblico, che non dovranno compilare alcun modulo. Con ogni probabilità, l’erogazione arriverà in automatico.
Questa ulteriore agevolazione è stata inserita nel testo di conversione in legge del Decreto Aiuti ter. La nuova regola, comunque, diventerà definitiva una volta che Camera e Senato daranno il via libera al provvedimento, atteso per il 22 novembre 2022. Scopriamo, quindi, le novità che ci dobbiamo attendere nel corso delle prossime settimane.
Bonus 150 euro: in cosa consiste
Ricordiamo che il bonus 150 euro è un’indennità, che è stata introdotta per combattere il caro energia e l’inflazione. La misura di sostegno, che ha visto la luce grazie al Decreto Aiuti ter, è rivolta ai lavoratori dipendenti, che nel corso del mese di novembre hanno una retribuzione inferiore a 1.528 euro.
Il contributo viene erogato anche ai lavoratori autonomi e ai co.co.co., che nel corso del 2021 abbiano registrato un reddito inferiore a 20 mila euro. In un certo senso, questa misura è nata come costola del bonus 200 euro, che è sempre stato introdotto dal governo Draghi: questo sussidio, però, era rivolta a quanti avessero un reddito sotto i 35 mila euro (per il bonus 150 euro scende sotto i 20 mila euro). Stando ad alcune stime, a ricevere il contributo saranno almeno 22 milioni di italiani, con una spesa prevista pari a 3,2 miliardi di euro.
Chi deve presentare la dichiarazione per il bonus
La novità, che è stata appena introdotta sull’autodichiarazione per il bonus 150 euro, vale esclusivamente per i dipendenti del settore pubblico. Quanti sono impiegati nel privato dovranno continuare a presentare l’autodichiarazione. I lavoratori pubblici non saranno più tenuti a consegnare il modulo al proprio datore di lavoro e il pagamento del sostegno arriverà direttamente in busta paga in maniera automatica. La dichiarazione, che come abbiamo visto continuerà a rimanere nel privato, ha lo scopo di certificare che i dipendenti non ricevano l’indennità una tantum in altro modo, grazie, magari, ad un trattamento pensionistico o al reddito di cittadinanza.
Il Decreto Aiuti ter prevede che il bonus 150 euro sia riconosciuto in maniera automatica, ma deve essere presentata una dichiarazione al datore di lavoro, con il quale si dichiara di non essere titolare della stessa prestazione sotto altra forma. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, viene modificata, quindi, questa parte del decreto, eliminando il riferimento alla dichiarazione del lavoratore.