Il bonus 200 e 150 euro ha subito uno stop temporaneo. Il Ministero del Lavoro ha fermato i pagamenti ai professionisti ed ai lavoratori autonomi: le casse previdenziali, che hanno il compito di provvedere ai pagamenti, devono sospendere l’erogazione del contributo. I bonifici in partenza sono stati fermati perché è necessario monitorare le risorse, le quali, almeno in linea teorica, dovrebbero essere sufficienti per coprire tutte le richieste arrivate.
Fortunatamente, comunque, i primi che hanno presentato la domanda per ricevere il bonus 200 e 150 euro hanno già ricevuto le somme che spettavano a loro. Questa misura, purtroppo, è da sempre stata caratterizzata da continui stop and go: adesso si aggiunge un ulteriore ostacolo. La misura era stata introdotta con il Decreto Legge Aiuti nello scorso maggio, mentre il decreto attuativo è arrivato con oltre tre mesi di ritardo.
Nel momento in cui era stata data la possibilità di presentare le prime domande, sembrava che si fossero sciolti tutti i nodi: questo nuovo blocco dei pagamenti, apre un ulteriore e difficile capitolo sull’argomento.
Bonus 200 e 150 euro, pagamenti in attesa
Attraverso i Decreti Aiuti e Aiuti bis sono stati messi in campo qualcosa come 600 milioni di euro. Questi fondi avrebbero dovuto garantire il bonus 200 euro da erogare ai titolari di partita Iva, con un reddito inferiore a 35.000 euro. Gli enti di previdenza privati dovrebbero coprire fino a 95,6 milioni di euro di erogazioni, per un numero di professionisti coinvolti pari ad almeno 478mila. Queste sono le stime contenute all’interno della relazione tecnica del DL n. 115/2022, che, tra l’altro, ha messo anche in evidenza che le risorse sono sufficienti per coprire tutte le richieste.
Il Decreto Legge Aiuti ter ha provveduto a stanziare 412,5 milioni di euro per coprire il bonus 150 euro, che è riservato ai professionisti con un reddito inferiore a 20.000 euro. In questo caso, però, non è stata prevista una suddivisione delle risorse tra i diversi enti che dovrebbero erogare il contributo. Comunque vada, per il momento non sembrano sussistere problemi particolari di copertura.
Uno stop che preoccupa
Benché non sembrano sussistere problemi di copertura per erogare i bonus 200 e 150 euro, la macchina organizzativa si è completamente bloccata. Lo stop ai pagamenti è stato temporaneo mentre i bonifici dovrebbero ripartire già nel corso di questi giorni. Le istruzioni che sono arrivate, però, appaiono poco chiare alle stesse Casse: se da un lato non c’è dubbio sulla possibilità di riprendere con i pagamenti del bonus 200 euro, qualche interrogativo sorge, invece, sul bonus 150 euro. In questo caso non è ancora stato stabilito quando ripartiranno i pagamenti.
A tenere quest’ultima misura in stand by sono le risorse messe a disposizione: per poter avere la garanzia di copertura potrebbero servire altri 100 milioni, che, però, sono stati stanziati ad inizio agosto, attraverso il Decreto Aiuti bis. Una situazione che rende quanto mai paradossale lo stop ai bonifici imposto dal Ministero del Lavoro, soprattutto in un momento in cui le operazioni sono già avviate. La situazione diventa ancora più paradossale, se si considera il fatto che il bonus 150 euro doveva essere erogato insieme a quello da 200 euro, per i titolari di partita Iva, che avessero un reddito inferiore a 20.000 euro. Una formula che avrebbe dovuto accorciare i tempi per ottenere nuove risorse, ma che potrebbe portare a causare dei ritardi ad erogare anche il bonus 200 euro.