Economia

Bonus accumuli, come funziona l’agevolazione per le rinnovabili per i cittadini

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Con la crisi energetica in corso e la Russia che allenta i rubinetti del gas, puntare su fonti diverse è la parola d’ordine. A tal proposito, è entrato in vigore quest’anno il cosiddetto Bonus accumuli, introdotto dall’ultima legge di bilancio 2022 ed operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto con le indicazioni per usufruire del bonus.

Bonus accumuli: di cosa si tratta

Il bonus accumulo energia rinnovabile è una detrazione fiscale sotto forma di credito di imposta per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia, collegati a impianti di produzione dell’elettricità alimentati da pannelli fotovoltaici o da altre fonti rinnovabili, già funzionanti e incentivati. Il sistema di accumulo è un insieme di accumulatori o batterie che stoccano l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e che non viene immediatamente consumata. Il bonus è stato introdotto dall’ultima Legge di Bilancio (L. 30 dicembre 2021, n. 234) e poi approdato in questi giorni della Gazzetta Ufficiale attraverso un decremento ministeriale ad hoc. Il provvedimento recita testualmente:

Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ai contribuenti è riconosciuto, nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro per l’anno 2022, un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto di cui all’articolo 25-bis del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità attuative per l’accesso al beneficio di cui al presente comma e per il suo recupero in caso di illegittimo utilizzo, nonché le ulteriori disposizioni ai fini del contenimento della spesa complessiva entro i limiti di cui al presente comma.

Come richiedere il bonus

Il bonus può essere richiesto dalle persone fisiche che, dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, hanno sostenuto delle spese documentate per l’installazione di sistemi di immagazzinamento. I sistemi di accumulo devono essere integrati ad impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda l’impianto di produzione, al quale il sistema di accumulo deve essere integrato, si precisa che la detrazione spetta anche se:

  • è un impianto già esistente;
  • beneficia già degli incentivi per lo scambio sul posto.

Tra le spese sono comprese anche quelle sostenute per gli impianti già esistenti e che accedono al meccanismo dello scambio sul posto. Sono esclusi dal bonus gli impianti incentivati con il Conto Energia, che è regolato da norme diverse dal DL 91/2014.

Per poter beneficiare del credito d’imposta, è necessario inviare un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate. Nella domanda i soggetti richiedenti dovranno indicare l’importo della spesa agevolabile sostenuta nell’anno 2022 per l’installazione dei sistemi di accumulo.

Il bonus sarà utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale sono state sostenute le spese. Entro 90 giorni, vale a dire entro il 16 settembre 2022, l’Agenzia delle Entrate dovrà stabilire le scadenze per la presentazione delle istanze e le percentuali agevolabili delle spese sostenute. Una volta esaminate tutte le domande, l’Agenzia delle Entrate determinerà la percentuale della spesa riconosciuta come credito d’imposta, sulla base del rapporto tra l’ammontare complessivo stanziato nella Legge di Bilancio e la somma di tutte le spese agevolabili indicate nelle domande. Nell’eventualità in cui parte del credito d’imposta non sia utilizzato, questo potrà essere riportato ai periodi d’imposta successivi.