Il bonus per l’acquisto di biciclette per i residenti nei centri urbani con almeno 45-50mila abitanti è in arrivo: lo ha confermato in audizione alla Camera il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. La misura, che già era stata predisposta nel Decreto Clima pubblicato a fine 2019, era poi rimasta senza decreto attuativo. Per realizzare il bonus bici sarebbero pronti 120-125 milioni euro, 70 dei quali già presenti al ministero dell’Ambiente.
Come funziona il Bonus bici
Mancano ancora i dettagli precisi, ma il quadro generale del bonus sembra ormai delineato. Lo sconto per l’acquisto di bici (anche a pedalata assistita), per i “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica” come i monopattini, sarà intorno al 65-70% del valore d’acquisto. Il tetto massimo per lo sconto sarà di 500 euro ed è probabile che il bonus potrebbe avere effetto retroattivo per scontare gli acquisti effettuati dal 4 maggio in poi.
Dubbi ancora sulla modalità per l’erogazione del rimborso
Non è ancora stato deciso se lo sconto sarà applicato direttamente all’atto dell’acquisto dal rivenditore, al quale spetterà poi il compito di richiedere il rimborso allo stato, o se quest’ultima operazione sarà lasciata al consumatore finale. La soluzione che appare più gradita al governo sarebbe, però, la prima.
Nessun requisito di reddito
Secondo quanto annunciato da De Micheli, il diritto al bonus non prevederà requisiti di reddito e sarà valido per tutti i residenti nei centri abitati la cui dimensione superi la soglia prevista. La ratio della norma, infatti, consiste nell’incentivare l’utilizzo di ogni mezzo alternativo al trasporto pubblico o al trasporto motorizzato in una fase in cui il distanziamento sociale ridurrà drasticamente la capacità di autobus, tram e metropolitane – con il rischio di moltiplicare il traffico delle auto.