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Bonus Natale da 100 euro anche con un solo figlio nato fuori dal matrimonio

In arrivo a dicembre il bonus Natale da 100 euro, l’indennità una tantum riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro. L’Agenzia delle Entrate detta i requisiti e le modalità per chiedere il bonus con la circolare n. 22 del 19 novembre 2024. Andiamo nei dettagli.

Bonus Natale: che cos’è

E’ stata la legge di conversione del Decreto Omnibus ad introdurre il cosiddetto Bonus Natale, un contributo fino a 100 euro per i lavoratori dipendenti con almeno un figlio o una figlia a carico. L’erogazione è una tantum nel senso che si può avere una sola volta,  rapportata al periodo di lavoro, a favore dei lavoratori dipendenti individuati sulla base di specifici criteri.

Chi può chiederlo

Il bonus Natale è erogato ai lavoratori dipendenti in presenza di precise condizioni, che devono sussistere congiuntamente:

  1. avere, nell’anno d’imposta 2024, un reddito complessivo non superiore a 28mila euro
  2. avere almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato, fiscalmente a carico
  3. avere un’imposta lorda, determinata sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Tuir.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che il bonus è riconosciuto al lavoratore dipendente con almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato, fiscalmente a carico, senza che assuma rilievo la circostanza che il lavoratore dipendente sia o meno coniugato, legalmente ed effettivamente separato, divorziato, convivente ovvero appartenga a un nucleo familiare monogenitoriale.

Quando e come si richiede  il bonus Natale

Per ottenere l’indennità, il lavoratore dipendente è tenuto a comunicare al sostituto d’imposta – tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr n. 445/2000) – la sussistenza dei requisiti reddituali e familiari per beneficiare del contributo in esame, indicando il codice fiscale del coniuge o del convivente (ai sensi della citata legge n. 76/2016) e dei figli fiscalmente a carico.

In particolare, il lavoratore dipendente è tenuto a dichiarare che il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, o il convivente non sia beneficiario del bonus.

Come viene erogato

E’ il sostituto d’imposta, ossia il datore di lavoro che riconoscerà il contributo insieme alla prossima tredicesima mensilità, generalmente in arrivo con la busta paga di dicembre; in ogni caso, il lavoratore che, pur avendo diritto al bonus, non dovesse riceverlo, potrà “recuperarlo” con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, da presentare nel 2025.