Conto alla rovescia per beneficiare del cosiddetto bonus pc fino a 500 euro. La misura, introdotta dal governo Conte bis nel maggio 2020, scadrà il primo ottobre 2021 e, al momento, non sono previste proroghe. Dopo quella data, non sarà dunque più possibile richiedere il voucher da 500 euro.
Dietro l’introduzione del bonus, quello di superare la scarsa digitalizzazione che ancora caratterizza alcune fasce sociali in Italia.
Una situazione che ha evidenziato i suoi limiti durante la pandemia quando, a causa del lockdown, i lavoratori hanno fatto ricorso allo smart working e gli studenti alla cosiddetta dad (didattica a distanza). I fondi stanziati dal governo sono di 204 milioni di euro, disponibili fino a esaurimento delle risorse.
Che cosa è bonus pc da 500 euro
Il bonus, sotto forma di voucher, può arrivare fino a un massimo di 500 euro, può essere usato per dotarsi di una connessione internet ultraveloce, di un pc o di un tablet. A differenza di altre agevolazioni, il bonus in questione non verrà dato direttamente all’utente ma andrà chiesto all’operatore di telefonia in fase di sottoscrizione del contratto internet.
Non è inoltre possibile richiedere il voucher esclusivamente per avere il tablet o il pc: i device si possono avere solo a seguito della sottoscrizione di un contratto di connettività a banda ultralarga non inferiore ai 30 Mbits/s. I dispositivi pertanto vanno chiesti direttamente al provider con cui si sottoscrive una connessione internet.
Secondo le indicazioni del governo, l’agevolazione può essere suddivisa in due parti:
- 200 euro di sconto per la stipula di un contratto o il potenziamento della connessione internet;
- 300 euro per l’acquisto di un tablet o di un pc.
Gli apparecchi, una volta acquistati, non sono in comodato d’uso ma rimangono di proprietà della famiglia che ha usufruito del bonus, mentre la connessione a internet deve essere preceduta da un contratto della durata minima di 12 mesi.
Nel caso di recesso dal contratto per il passaggio a un altro operatore, l’utente manterrà il tablet o il personal computer fornito dall’operatore originario. Il subentrante fornirà solo il servizio di connettività, per l’ammontare residuo del voucher.
Chi sono i destinatari
L’iniziativa non è rivolta a tutti, ma solo a dei determinati nuclei familiari che soddisfano determinati requisiti, nello specifico:
- NON bisogna disporre già di una linea internet in fibra ottica
- è necessario avere un ISEE aggiornato al 2021 inferiore a 20.000 euro.
Ulteriore requisito per poter usufruire del bonus è legato alla velocità della connessione che si intende scegliere, che dovrà essere di almeno 30 Mbit/s in download e 15 Mbit/s in upload.
Viene riconosciuto un solo contributo per ciascun nucleo famigliare presente nell’unità abitativa. Se si abita in zone raggiunte da più di un operatore che offre connessioni veloci, si potrà chiedere il passaggio alla banda ultralarga sia al proprio operatore sia a uno differente.
È infatti possibile utilizzare il bonus per fare il passaggio a un altro operatore usando l’eventuale parte residua del bonus non utilizzato, purché la velocità di connessione sia almeno pari a quella del contratto precedente e senza che il recesso da quest’ultimo comporti dei costi.
Come ottenere il bonus pc da 500 euro
Per ottenere il Voucher è necessario contattare direttamente l’operatore telefonico e presentare la richiesta con allegata copia della carta d’identità e un’autocertificazione in cui si dichiara che il valore dell’Isee del nucleo familiare di cui fa parte è inferiore a 20.000 euro e che nessun altro componente ha già fatto richiesta del bonus. In Italia, tutti i principali operatori telefonici (Tim, Tiscali, WindTre, Fastweb e Vodafone) propongono almeno un’offerta abbinata al bonus pc.
Buono l’intento, ma restano delle ombre
Come evidenzia Altroconsumo, nonostante l’intento del provvedimento sia positivo, sono numerose ci sono alcune ombre. Prima fra tutte il fatto che non si lascia l’utente libero di scegliere il dispositivo anche presso altri negozi e lo si obbliga a scegliere quello della compagnia telefonica chepotrebbe costare anche di più rispetto agli stessi prodotti disponibili sul mercato.
Non solo. Fa discutere anche la necessità di vincolare il bonus, anche per l’acquisto del dispositivo, all’attivazione di una banda ultralarga ad almeno 30 Mbps quando questo tipo di rete non è ancora disponibile in tutta Italia.
“Una parte della popolazione – già penalizzata per ragioni infrastrutturali – resta così esclusa e il rischio è che il digital divide non si riduca davvero come vorrebbe la misura, anzi. In Italia c’è un gran numero di abitazioni che non sono ancora neanche connesse, oltre a non avere accesso a reti ultraveloci” si legge su Altroconsumo.