Parte il conto alla rovescia per il tanto atteso bonus psicologo, che potrà essere utilizzato per curarsi dagli effetti della pandemia. Sarà possibile presentare la domanda entro il 24 ottobre 2022. L’Inps provvederà, quindi, a stilare le graduatorie per accedere al contributo, che potrà arrivare fino a 600 euro. L’unico neo, il quale costituisce sicuramente il più importante problema, è che riuscirà ad essere soddisfatta soltanto una domanda su dieci. Fino a oggi sono arrivate oltre 340 mila richieste, ma i fondi messi a disposizione attraverso l’ultimo Decreto Aiuti non saranno sufficienti per aiutare una platea così ampia di richiedenti.
Bonus psicologo: il 60% delle richieste dai giovani
A condizionare la psiche e la tranquillità mentale della maggior parte degli italiani ci sono la pandemia e la crisi innescata dalla guerra in Ucraina. Nessuno, però, aveva previsto che una platea così ampia di persone avesse la necessità di accedere al bonus psicologo per curare l’ansia, la depressione, lo stress e la fragilità psicologica. Il bonus psicologo è stato, infatti, istituito per permettere alle persone di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.
La finestra per accedere al contributo è stata aperta lo scorso 25 luglio 2022 e si chiuderà il 24 ottobre 2022: al momento sono arrivate all’Inps qualcosa come 340mila richieste, il 60% delle quali da persone con meno di 30 anni. Questo significa che ad essere stati colpiti dai traumi causati dalle vicende più recenti dell’attualità sono stati principalmente i giovani. Una volta chiuso il periodo per presentare le richieste, l’Inps provvederà a redigere le graduatorie per ogni singola regione (la suddivisione si baserà sulla residenza dei richiedenti) e accoglierà le domande fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Fondi disponibili solo per il 12% delle domande
Le risorse non saranno sufficienti per soddisfare tutte le domande per accedere al bonus psicologo. Il decreto, all’interno della relazione illustrativa, spiega in maniera sufficientemente chiara che l’Inps potrà accogliere
“le domande fino a concorrenza delle risorse disponibili nel territorio e il beneficio sarà erogato in base all’ordine di arrivo della domanda, prioritariamente alle persone con Isee più basso”.
Questo sostanzialmente significa che chi ha presentato per primo la domanda e che potrà esibire una situazione reddituale e patrimoniale più bassa, potrà scalare le posizioni della graduatoria. Tutto questo, però, potrebbe non bastare: le risorse sono sostanzialmente insufficienti rispetto alle domande che sono arrivate. Per il bonus psicologo è stato effettuato un primo stanziamento di 10 milioni di euro, utile a soddisfare le necessità di circa 16mila persone. Con l’ultimo Decreto Aiuti sono arrivati altri 15 milioni di euro: la misura ha, quindi, in dote qualcosa come 25 milioni di euro, che basteranno soltanto per 41.500 richiedenti, ossia il 12% di quanti hanno presentato la domanda.
Filippo Sensi, il padre della misura, guarda con fiducia al nuovo esecutivo, nella speranza che il neo eletto governo voglia stabilizzare il bonus psicologo. E che soprattutto possa intervenire mettendo più fondi: la misura è stata approvata in maniera bipartisan e la speranza è quella che non sia abbandonata a sé stessa proprio adesso.
Bonus psicologo: come funziona
Sostanzialmente sono tre le fasce che permettono di accedere al bonus psicologo. Il contributo sarà erogato in questo modo:
- 600 euro per le persone con Isee fino a 15.000 euro;
- 400 euro per le persone con Isee tra 15.000 e 30.000 euro;
- 200 euro per le persone con Isee compreso tra 30.000 e 50.000 euro.