Il mercato immobiliare sta conoscendo in Italia una fase di “boom” sia per quel che concerne il settore casa che quello commerciale, ma la crescita è da leggere con cautela, considerando che il paragone è con il 2020, un anno che sconta gli effetti del lockdown. La conferma arriva oggi dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Nel secondo trimestre 2021, gli acquisti di abitazioni hanno recuperato il 73,4% (85mila in più) e quelli del segmento commerciale e terziario sono quasi raddoppiati (+97,9% ). Volumi in crescita anche nei settori produttivo (+85,4%) ed agricolo (+88,1%). Significativo il confronto con il secondo semestre del 2019 che evidenzia una crescita delle transazioni del 26,1%.
L’acquisto dell’abitazione resta quindi prioritario per gli italiani: i mutui più convenienti insieme ai benefici fiscali per le ristrutturazioni e l’effetto del lockdown ancora vivo hanno portato a questi risultati oltre le aspettative.
Mercato immobiliare: boom per il residenziale
I dati di Tecnocasa, elaborati sui dati delle Agenzie delle Entrate, evidenziano come il 76,4% delle operazioni abbia riguardato l’acquisto della prima casa, il 7,4% la casa vacanza ed il 16,2% gli acquisti per investimento.
Ancora una, come già avvenuto nel primo trimestre del 2020, la migliore performance dei comuni non capoluoghi che mettono a segno un incremento dell’81,6% rispetto al secondo trimestre del 2020 e del 31,3% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Tra le grandi città, in cui l’aumento medio rispetto al 2020 è stato del 54,6%, spiccano le performance di Palermo (+70,3%), Napoli (+67,1%) e Genova (+65,7%). Bene anche Bari, Roma e Torino. Rispetto al secondo trimestre del 2019 il numero di compravendite nelle grandi città è aumentato mediamente del 14%.
La tipologia più compravenduta si conferma il trilocale con il 34,4% ma è interessante l’aumento della percentuale di chi ha acquistato tagli più grandi, tra cui anche soluzioni indipendenti.
Real Estate: verso un 2021 oltre le stime
Allargano lo sguardo al mercato europeo, l’European Outlook 2022 di Scenari Immobiliari, presentato oggi, anticipa un 2021 sopra le previsioni mentre il 2022 si presenta come un anno di ulteriore crescita per il real estate.
Tutti i principali mercati immobiliari europei stanno per chiudere in positivo, dimostrando di essere stato un anno di rilancio dopo il periodo negativo del 2020 che, alla fine, ha fatto segnare cali di domanda e valori molto meno drammatici rispetto a quanto ci si attendesse nei primi mesi di pandemia.
“L’andamento positivo è stato trascinato, come ovunque in Europa, dal settore residenziale che ha avuto un incremento di dieci punti percentuali. E’ una crescita dovuta esclusivamente agli scambi, aumentati sia nel numero che nel peso degli appartamenti piu’ grandi e costosi. Le quotazioni medie sono ancora intorno allo zero, salvo il segmento del nuovo, dove gli incrementi sono significativi”, ha detto Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
Le prospettive sono di una continuazione di un ciclo del mercato immobiliare che per i prossimi anni (probabili due, possibili cinque) si dovrebbe mantenere in territorio positivo per la maggior parte dei segmenti.
Già alla fine del primo semestre del 2021 il volume totale degli investimenti in Europa e’ stato di oltre 100 miliardi di euro, leggermente in calo rispetto allo stesso periodo del 2020, ma con un secondo trimestre che ha registrato una netta accelerazione delle attivita’ rispetto all’anno precedente.
Le previsioni per la fine dell’anno, in merito agli investimenti immobiliari nell’area Emea, si collocano nella fascia fra i 250 e i 260 miliardi di euro con un aumento rispetto al 2020 fra l’8% e il 10% per cento. Nel 2022 si prevede una crescita ulteriore degli investimenti che portera’ i volumi di investimento oltre i 280 miliardi di euro, avvicinandosi alla cifra record del 2019 di quasi 300 miliardi di euro.