Gli ultimissimi numeri macro pubblicati in Cina fanno ben sperare per l’attività economica della seconda potenza mondiale. Un aiuto in ottica mercati arriva anche dalla serie di misure di stimolo varate dal governo per scongiurare un hard landing dell’economia.
Alla luce di tutto ciò e di alcune considerazioni più “tecniche”, il mercato azionario cinese è ben impostato per una corsa di almeno il 15% (e di massimo il +20%) nei prossimi trenta giorni. Gli analisti tecnici di Technical Traders puntano infatti sul raggiungimento del picco verso il periodo di giugno/luglio 2019. È il sistema di previsione modellato sulle sequenza di Fibonacci a dirlo: l’obiettivo stabilito dai modelli è di $30,50-$31.50 come prima forchetta al rialzo.
“Siamo convinti che le pressioni al ribasso del 2018 sulla Borsa cinese si stanno allentando” in gran parte grazie alle notizie positive giunte dal fronte dei negoziati commerciali tra Cina e Stati Uniti. “Tutti sperano in un esito equo e positivo” dei colloqui. “I nostri ricercatori prevedono che l’azionario cinese possa salire fino all’area $32-$36“.
Il valore indicato è quello del fondo ETF quotato a New York “Direxion Daily FTSE China Bull 3x Shares” (YINN), che ha come sottostante il FTSE China 50, paniere azionario della potenza emergente che comprende titoli quotati a Shanghai e a Shenzen.
Possibile rally anche per la Borsa Usa
Il rally delle Borse americana e cinese iniziato la vigilia di Natale – dicono sempre gli analisti tecnici – proseguirà fino al periodo giugno / luglio di quest’anno, quando i mercati globali raggiungeranno l’apice di questa fase rialzista. “Prestate attenzione a questo massimo”, dice lo strategist Chris Vermeulen, “perché potrebbe essere un ottimo punto di ingresso per andare short”.
Si tratta di un consiglio di investimento per trader esperti e speculatori, che consentirebbe di guadagnare in Borsa – secondo lui – il 10%-20% nel giro di una manciata di giorni o settimane. “Un altro gruppo di titoli che sono destinati ad accelerare sono le small-cap, secondo Vermeulen.
Se da un lato Wall Street è destinata ad apprezzarsi ancora, “le nostre ricerche dicono che gli indici S&P 500, Dow Jones, Nasdaq non si renderanno protagonisti di una rottura al rialzo”, uscendo dal canale di trading attuale, “finché l’indice delle azioni a piccola capitalizzazione Russell 2000 non lo farà”. È il motivo per cui l’analista di Technical Traders dice di concentrarsi in questi giorni sulla sua strategia di trading MRM dedicata alle small-cap.