Borsa: fuga da questo indice a ritmi folli. Stracciato record “crollo Bear Stearns”
ROMA (WSI) – Nelle tre settimane terminate lo scorso 28 agosto, gli investitori di tutto il mondo hanno smobilizzato titoli azionari giapponesi a ritmi folli, per un valore di 1,43 trilioni di yen, stracciando il record precedente segnato durante il collasso di Bear Stearns, nel 2008. E’ quanto riporta Bloomberg, facendo riferimento ai dati del Tokyo Stock Exchange.
Il trend è continuato dal momento che una ricerca di Mizuho Securities ha reso noto che la scorsa settimana gli investitori stranieri hanno venduto azioni e futures sugli indici azionari del Giappone, per un valore netto di 1,85 trilioni di yen (l’equivalente di $15,4 miliardi): si tratta del record di flussi in uscita, considerati su base combinata, da più di dieci anni, stando a quanto ha sottolineato Yutaka Miura, esperto senior di analisi tecnica presso la società di brokeraggio.
“Questo è il risultato della decisione degli investitori di scaricare gli asset di rischio a livello globale – ha detto Miura – Le azioni giapponesi hanno riportato una buona performance dall’inizio dell’anno e dunque, così come è accaduto in Europa, stiamo assistendo a prese di profitto”.
Tornando alla scorsa settimana, le vendite di azioni su base netta sono ammontate a 707 miliardi di yen, e gli investitori hanno ridotto le loro posizioni anche sui futures sugli indici azionari. I dati confermano comunque che i flussi su base cumulativa e relativi al 2015 sono ancora positivi, con gli investitori stranieri che hanno acquistato azioni per un valore netto di 1,1 trilioni di yen dall’inizio dell’anno fino alla scorsa settimana.
Andrew Clarke, direttore di trading presso la società di brokeraggio di Hong Kong Mirabaud Asia, ha affermato che gli investitori hanno attaccato la borsa di Tokyo, anche perchè le varie misure messe in atto dalla Cina hanno impedito di smobilizzare azioni cinesi.
“Il sell off è iniziato in Cina – ha detto – Ma alla fine gli investitori non sono riusciti più a vendere lì, e di conseguenza gli smobilizzi si sono spostati in Asia, e soprattutto in Giappone dove c’è una maggiore liquidità. Alla fine (i sell off hanno colpito) l’Europa e gli Usa”.
L’indice Topix ha perso -13% dal massimo dello scorso 10 agosto, riducendo i guadagni del 2015 a +4,8%. (Lna)