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BORSA: IL BOOM DELLE MATRICOLE NON DURA MOLTO

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E’ un copione gia’ noto la corsa all’acquisto a qualsiasi prezzo delle Tiscali e della ACSM che hanno fatto ieri il loro esordio in borsa. Negli ultimi due anni l’ingresso in borsa di nuovi titoli ha registrato impennate notevoli delle quotazioni nei primi giorni.

Un bilancio a piu’ largo respiro presenta pero’ risultati ben altro che confortanti con le new entry sul listino milanese. Nel complesso le performance sono piuttosto deludenti. Cio’ che conta per la performance in borsa e’ il settore di attivita’. Internet, alta tecnologia e utilities sono garanzia di successo. Le aziende che operano in altri settori anche se con fondamentali piu’ che positivi vengono normalmente trascurate.

Dal ’98 sulle quasi 50 societa’ che hanno scelto
l’approdo in borsa, la maggior parte presenta una
performance negativa. Accanto a queste naturalmente ci sono titoli che hanno registrato vere e proprie impennate facendo la felicita’ di quei risparmiatori che hanno puntato su investimenti di medio periodo. Anche le dimensioni non sempre si sono dimostrate garanzia di rendimenti positivi. Ad esempio, deludenti le MPS che hanno garantito un buon guadagno solo a chi e’ riuscito ad acquistare le azioni in sede di opv. Discorso opposto per restare alle banche, per i
possessori di Bnl. In assoluto le star del listino sono state le aziende entrate sul new market, le utilities come AEM e Autostrade, le societa’ legate al mondo di Internet come Class Editori (che pero’ risulta decisamente sopravvalutata, secondo gli analisti).