MILANO (WSI) – La Borsa è il regno delle sorprese ma non è frequente assistere a certe stranezze: l’altroieri c’era stato un boom delle azioni delle società di calcio quotate a Piazza Affari, e alla fine della giornata il verdetto era stato (in rigoroso ordine di classifica della serie A): As Roma +20,56%, Juventus Fc +17,27% e Ss Lazio +29,8%.
Poteva sembrare un movimento speculativo e ci si poteva aspettare una raffica di realizzi il giorno dopo, e invece ieri è arrivato il bis: Roma +29,46%, Juventus +28,55% e Lazio +27,89%. Come dire che in due giorni le società di calcio hanno aumentato il loro valore del 50 o 60 per cento. Colpisce che il movimento sia stato collettivo.
Se poi si guarda il sito della Borsa ci si accorge che dall’inizio del campionato le azioni della Roma hanno guadagnato circa il 150% grazie a una raffica di vittorie consecutive, ma anche Juve e Lazio hanno fatto un gran bel balzo, soprattutto negli ultimi due giorni. Come si spiega tutta questa fiducia del mercato nelle società di calcio?
Mario Spreafico, direttore degli investimenti per l’Italia di Schroders, dice al telefono che il fenomeno non è del tutto spiegabile nella sua peculiarità, ma in parte si lega a un trend generale: «C’è molta liquidità in entrata sul mercato azionario italiano – comincia a osservare – dove i prezzi sono mediamente bassi rispetto alle piazze finanziarie straniere. Però anche in Italia i titoli delle società industriali, finanziarie, dell’energia eccetera più grandi e più in vista hanno già corso molto. Gli investitori che si sono mossi tardi e hanno perso la prima fase del rally italiano, se adesso vogliono agganciare il trend ascendente fanno il cosiddetto “bargain hunting”, cioè vanno a caccia di occasioni nelle società a piccola/media capitalizzazione.
Ultimamente ci sono stati diversi boom: la Reno De Medici, che produce carta, ha raddoppiato il valore in un mese, l’Arena (quella dei polli) lo ha raddoppiato in quattro giorni».
Detto questo, e preso atto del trend recente di tanti titoli, Spreafico ritiene (comunque) che la caccia alle azioni delle società di calcio abbia degli aspetti singolari, «soprattutto perché il movimento delle quotazioni di questi due giorni è collettivo e indiscriminato».
La Borsa sorprende sempre e del resto è proprio per questo motivo, per le sorprese, che Piazza Affari permette (a volte) di realizzare dei grandi guadagni. Se tutto fosse prevedibile da tutti, nessuno guadagnerebbe mai.
Copyright © La Stampa. All rights reserved