Borsa Italiana, la politica a difesa di Piazza Affari. Prosegue la ricerca del nuovo a.d.
Mentre si infittiscono i nomi sui possibili candidati per succedere all’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, in carica da 11 anni, il mondo politico interviene a difesa delle professionalità presenti in Borsa Italiana nonostante la smentita da parte di Euronext circa possibili esuberi per la società che gestisce Piazza Affari.
Borsa Italiana, le ultime dichiarazioni del mondo politico
“Stiamo lavorando con i colleghi di Borsa Italiana sul piano industriale, che sarà finalizzato a novembre. Qualsiasi ipotesi sui suoi contenuti è pura speculazione”. È quanto afferma Euronext – il principale gestori di mercati finanziari nell’Eurozona – in una nota, dopo indiscrezioni di stampa sui contenuti del nuovo piano industriale della società che gestisce Piazza Affari.
Sulla vicenda sono intervenuti anche numerosi esponenti del mondo politico. Da ultimo Giorgia Meloni che su Facebook questa mattina ha commentato: “Borsa Italiana è una società strategica per l’interesse nazionale e averne ceduto il controllo ai francesi è stato un errore madornale. Fin dall’inizio Fratelli d’Italia ha denunciato in Parlamento tutti i rischi e le conseguenze negative per il sistema Italia di quest’operazione, ma il Governo e la maggioranza non hanno voluto ascoltarci e hanno proseguito per la loro strada”.
“Purtroppo – prosegue la Meloni- siamo davanti all’ultimo atto di una serie di cessioni messe in opera da governicchi particolarmente accondiscendenti alle manovre di Parigi. Ora pare che i nuovi padroni stiano varando un piano industriale che prevede il taglio di circa 200 dipendenti, mentre, grazie al silenzio del sistema dell’informazione che parla solo e unicamente di Covid, sembra stiano prendendo corpo manovre estive per sostituire le figure apicali in seno a Borsa spa.
Nel governo sostenuto dalla maggioranza arcobaleno c’è qualcuno che si occupa di difendere gli interessi dell’Italia?”
Ieri sulla vicenda era intervenuto anche Gianmario Fragomeli, capogruppo Pd in commissione Finanze della Camera.
“Borsa Italiana faccia immediata chiarezza circa la possibilità di un elevato numero di esuberi del personale. Nonostante le rassicurazioni, riteniamo indispensabile che si forniscano il prima le necessarie delucidazioni circa i livelli occupazionali. Al momento dell’acquisto da parte di Euronext erano state fornite ampie garanzie di potenziamento della realta’ milanese che ora rischiano di svanire come nebbia al sole” chiarisce in una nota l’esponente del Pd.
“Come stanno realmente le cose? Chiediamo di saperlo al più presto visto che stiamo parlando di un asset strategico per l’economia italiana e di un patrimonio di professionalità di altissimo livello. Solleciteremo in tal senso anche il governo e Cassa Depositi e Prestiti: non sono accettabili condizioni peggiorative rispetto a quanto stabilito all’atto dell’ingresso di Borsa Italiana in Euronext” sottolinea Fragomeli.
Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni di stampa secondo le quali i manager di Euronext starebbero lavorando a un piano di taglio dei costi tra il 20 e il 30% che prevede anche una riduzione dei dipendenti in Italia dagli attuali 700 a 500 unità.
Borsa Italiana, la scelta del nuovo a.d.
Per capire a fondo la vicenda è bene ricordare che Euronext, che gestisce le Borse di Parigi, Dublino, Amsterdam e Bruxelles, ha rilevato il controllo di Borsa Italiana lo scorso anno dal London Stock Exchange per poco più di 5 miliardi di dollari.
In questa operazione, Cdp Equity e Intesa Sanpaolo sono diventati azionisti ‘rilevanti’ di Euronext, rispettivamente con il 7,3% e l’1,3%, entrando a far parte di un gruppo di investitori legati da un patto parasociale che deve essere consultato nelle decisioni rilevanti. Secondo gli accordi sottoscritti nell’ambito dell’acquisizione di Borsa Italiana, sia l’a.d. di Borsa sia quello di Mts (la piattaforma per gli scambi obbligazionari di proprietà di Borsa Italiana) devono essere italiani ed è previsto che gli azionisti italiani di Euronext dovranno dare il loro benestare alle nomine.
Tra i nomi circolati nelle ultime ore spiccano quello di Alessandro Decio, amministratore delegato del Banco Desio dal 2020, che potrebbe essere il candidato prescelto dalla Cassa Depositi e Prestiti.
A questo primo nome si sono aggiunti negli ultimi giorni anche quelli di Gianluca Garbi e Giorgio Modica. Il primo è l’a.d. di Banca Sistema, ex numero uno di Mts e recentemente è diventato consigliere di amministrazione di Borsa spa mentre il secondo è l’attuale cfo di Borsa Italiana.