MILANO (WSI) – Piazza Affari chiude in rosso, l’indice Ftse Mib cede nel finale -0,62% a quota 19.012 punti. Sullo sfondo i timori sul futuro della Grecia e anche dell’Europa.
Bene invece il mercato dei titoli di stato italiani, con lo spread BTP-Bund a 10 anni -6,62%, appena sopra i 133 punti base. L’esito dell’asta di BTP a dieci anni, che ha visto i tassi scendere sotto il 2% per la prima volta in assoluto, ha avuto un effetto positivo sul mercato secondario. I rendimenti decennali sono scivolati sotto la soglia dell’1,9% per la prima volta, mentre quelli spagnoli sono scesi sotto l’1,6%, stando ai dati riportati da Reuters.
Riguardo all’azionario europeo, lo Stoxx 600 è in calo -1,4% questo mese e si avvia a registrare il primo ribasso di dicembre dal 2008, con l’indice di Atene verso la chiusura più bassa dal novembre del 2012.
Dicembre è stato un mese da dimenticare per l’azionario globale che, stando a quanto riporta Bloomberg, ha visto la propria capitalizzazione diminuire di quasi $1,3 trilioni ($1.300 miliardi), causa il tracollo dei prezzi del petrolio. Tracollo che potrebbe continuare, se si considera che le scorte di petrolio crude degli Stati Uniti relative a questo periodo dell’anno sono al record in più di trenta anni.
Dal fronte macroeconomico, i prezzi al consumo della Spagna sono scesi al ritmo più alto dal 2009, riportando lo spettro della deflazione.
“Non è stato un anno fantastico per l’azionario e ora chi può prende profitto”, ha commentato a Bloomberg Luca Paolini, responsabile strategist presso Pictet Asset Management, a Londra, citando “le preoccupazioni per la Grecia e l’Eurozona, i prezzi del petrolio, l’imminente rialzo dei tassi da parte della Fed”. Paolini ha aggiunto che esiste “la sensazione che gli anni del mercato toro siano ormai passati. Il prossimo anno sarà più difficile”.
Su base annua, l’indice azionario europeo di riferimento Stoxx 600 +4,3%. I volumi di scambio del listino sono inferiori -39% rispetto alla media mobile degli ultimi 30 giorni di contrattazioni.
Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib, Mps +0,79%, Bper +0,18%, BPM +0,65%, Banco Popolare +1,05%, Intesa -0,66%, Unicredit -0,28%, Ubi Banca -0,17%. Tra i titoli di altri settori Eni -1,43%, FCA -1,29%, Saipem -2,23%, Telecom Italia -1,23%.
“Con le festività in corso, gli investitori stanno mostrando il desiderio di smobilizzare le posizioni, al fine di limitare il rischio di eventuali cattive notizie che possano arrivare quando i mercati sono chiusi”, ha commentato Takashi Aoki, money manager presso Mizuho Asset Managament Co, da Tokyo.
L’indice azionario giapponese Topix ha ceduto -1,2% nell’ultimo giorno di trading del 2014, riducendo i guadagni del 2014 a +8,1%.
Sidney ha perso -1%, Seoul -0,6%, Hong Kong -1,5%, in quella che è stata la perdita maggiore dallo scorso 9 dicembre, mentre l’indice di Shanghai ha fatto -0,1%.
Riguardo alle commodities, i futures sul greggio americano +0,15% a $53,69 al barile; Brent -0,48% a $57,60. Oro +1,96% a $1.205,10.
Sul valutario euro +0,17% a $1,2172; dollaro/yen -1,04% a JPY 119,39. Euro/yen -0,87% a JPY 145,33.