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Borsa Milano +1,21%, boom di acquisti su Enel (+5%)

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MILANO (WSI) – Borsa Milano accelera al rialzo dopo la pubblicazione del rapporto sull’occupazione Usa che, confermatosi deludente, allontana i timori sul rischio che la Fed possa ridurre bruscamente gli stimoli monetari di quantitative easing (QE). Ftse Mib sale oltre +1,2% superando quota 17.000; nervosismo nel finale dopo le dichiarazioni di Putin sulla Siria, l’indice più che dimezza i guadagni per riacquistare quota nel finale. Chiude infine con un rialzo +1,21% a 17.047.

Spread Italia-Germania sconta la crisi di governo e cresce +2,99% a 260,20 punti, a fronte di un rendimento decennale -0,46% al 4,50%.

Acquisti sui bancari, con Mps -0,05, Bper +0,91%, BPM +1,45%, Banco Popolare +1%; titolo migliore si conferma Enel +5,13% grazie a una nota positiva di Ubs; sotto i riflettori ancora Telecom Italia, piatta le dichiarazioni del numero uno, Franco Bernabé.

Mps rimane in sordina sulle indiscrezioni relative alla possibilità che l’aumento di capitale venga raddoppiato. Altre banche Ubi Banca -0,3% e Unicredit +0,88%.

Gli investitori riscoprono l’appetibilità di asset rifugio come Treasuries e oro, e i tassi sui Treasuries decennali, che ieri avevano superato la soglia del 3% per la prima volta dal 2011, scendono.

All’indomani della decisione della Bce di mantenere invariati i tassi di rifinanziamento al minimo storico dello 0,50% e dopo le parole di Mario Draghi – che ha invitato i mercati a frenare gli entusiasmi eccessivi sulla ripresa – gli investitori di tutto il mondo sembrano fidarsi più delle informazioni che arrivano dagli Stati Uniti.

D’altronde, l’atteggiamento di Draghi è stato contraddittorio in modo clamoroso: il fatto che i mercati non si fidano delle sue parole è stato dimostrato prontamente ieri, con la fuga dai Bund.

Indice Stoxx 600 Europe in guadagno +2,4% questa settimana, dopo due settimane di perdite. Tra i titoli da tenere sotto osservazione Ericsson, dopo che Credit Suisse ha alzato la raccomandazione sul titolo ad outperform da neutral.

La banca d’affari ha motivato la decisione con la convinzione che il produttore numero uno al mondo di attrezzature per reti di telefonia mobile beneficerà dell’accelerazione della crescita nel mercato delle infrastrutture wireless.

Secondo quanto riporta il sito Cnbc, un fattore che ha sostenuto l’azionario europeo nelle ultime settimane è stato l’arrivo di investimenti dai fondi americani. Stando ai dati raccolti da Lipper, i gestori Usa hanno aumentato nei loro portafogli le partecipazioni di azioni europee per la decima settimana consecutiva, nella settimana che si è conclusa lo scorso 4 settembre.

Mercati azionari asiatici contrastati. Si mette in evidenza il forte calo dell’indice Nikkei -1,45%, che sconta l’effetto Fukushima. Arriva infatti la notizia sulla decisione della Corea de Sud di estendere il bando sulle importazioni di prodotti ittici giapponesi dall’area di Fukushima, colpita da forti radiazioni, e da altre sette prefetture adiacenti.

In generale, la performance del benchmark asiatico di riferimento MSCI Asia Pacific Index chiude in calo; detto questo, l’indice è salito +2,2% questa settimana, segnando il rialzo settimanale più forte dalla settimana del 12 luglio. Da inizio anno performance +3%, un risultato poco confortante se lo si confronta con il +16% dello S&P 500.

Tra gli altri listini asiatici, nella sessione odierna Hong Kong +0,27%, indice australiano S&P/ASX piatto +0,05%, indice Shanghai Composite +0,80%, indice coreano Kospi +0,19%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, euro +0,40% a $1,3171; dollaro/yen -1,29% a JPY 98,82; euro/franco svizzero -0,37% a CHF 1,2347. Euro/yen -0,92% a JPY 130,16.

Sui mercati delle commodities, i futures petrolio +1,54% a 110,04 dollari al barile;
quotazioni oro +0,92% a $1.387,40.