MILANO (WSI) – Borsa Milano sotto forte pressione durante l’intera seduta, con l’indice Ftse Mib che ha chuso con un calo di un punto percentuale circa a 21.901,45 punti. Tra i titoli sotto pressione, soprattutto le banche.
Male Londra, con l’indice Ftse 100 che cede terreno nel giorno in cui la Bank of England annuncerà la decisione sui tassi. David Kerr, responsabile economista della British Chambers of Commerce, pur rivedendo al rialzo le stime di crescita, lancia un appello alla banca centrale affinché non alzi i tassi almeno fino alla metà del 2016.
Focus sui sell tornati ad abbattersi sui mercati asiatici, su cui ha pesato anche la prospettiva di un rialzo dei tassi da parte della Fed, nella riunione della prossima settimana prevista il 16-17 settembre. Protagonista è stata comunque anche la Cina, con le autorità governative che hanno affermato che “la Cina non ha bisogno di uno stimolo massiccio”, così smorzando le speculazioni sull’arrivo di nuovi aiuti ai mercati.
La banca centrale della Cina ha tra l’altro effettuato la maggiore svalutazione dello yuan, al ritmo più sostenuto dallo scorso 13 agosto, iniettando altra liquidità sui mercati, per un valore di 80 miliardin di yuan.
Nervosismo sui mercati, anche per la decisione della Banca centrale della Nuova Zelanda di tagliare i tassi; manovra che ha provocato il crollo del kiwi, e anche del ringgit malesiano, precipitato al minimo in 17 anni nei confronti del dollaro. La banca centrale neozelandese ha giustificato il taglio dei tassi dal 3% al 2,75%. affermando che “la svalutazione significativa dello yuan è fonte di grande preoccupazione” e che “il deprezzamento ulteriore della valuta è appropriato”. Dichiarazioni che hanno alimentato le vendite sul dollaro neozelandese, che ha ceduto oltre -2%.
Ancora una giornata da dimenticare per i mercati asiatici, con Tokyo -2,51%, Hong Kong -2,40%, Sidney -2,42%, Shanghai -1,51%, Seoul eccezione con +1,44%.
Sul mercato dei titoli di stato, spread BTP-Bund a 10 anni +1,16% a 115,0378, con i tassi sui BTP decennali -0,68% all’1,82% e quelli sui Bund -3,66% allo 0,67%.
Tra le materie prime futures sul petrolio +0,97% a $44,58. Brent +0,84% a $47,98. Oro +0,38% a $1.106,20, argento +0,75% a $14,69.
Sul valutario, l’euro -0,14% a $1,1191; dollaro/yen +0,60% a JPY 121,22; euro/yen +0,43% a JPY 135,62. Euro/franco svizzero +0,03% a CHF 1,0936. Euro/sterlina -0,40% a GBP 0,7263.
(DaC-Lna)