MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in rialzo di oltre un punto percentuale, sulla scia della performance complessivamente positiva dei mercati globali. L’azionario europeo ha proseguito la corsa dopo aver messo a segno la scorsa settimana il guadagno settimanale più forte in più di due mesi.
Sul listino Ftse Mib (+1,08% a 15.597,34), in testa Mediaset, che fa un balzo del +6,58%. Nell’ultimo mese le quotazioni sono volate oltre +37%, sulla scia delle notizie relative alla ripresa della pubblicità , e per le voci di mercato che parlano del possibile ingresso di nuovi soci anche dall’estero. Dopo 40 minuti dall’inizio della sessione, erano già oltre i 2,6 milioni i volumi di scambio sul titolo.
Oltre a Mediaset, rumor su Azimut (+2,85%), la società di risparmio gestito che, stando ad alcune indiscrezioni riportate da MF, starebbe studiando l’acquisizione della rivale Anima. Le trattative sarebbero a uno stadio avanzato, e Anima sarebbe valutata tra i 700 e 1 miliardi di euro. Titolo Azimut +4,20%.
I credit default swap (cds, contratti per assicurarsi contro il rischio di default) relativi alle obbligazioni societarie europee sono in calo, con l’indice Markit iTraxx Europe Index relativo a 125 società a rating investment grade che scende a 106,9, il minimo dallo scorso 11 luglio.
Snobbata in generale la decisione di Fitch di strappare la tripla AAA alla Francia. Anche perché è l’ultima in ordine di tempo dopo le altre due sorele del rating, Moody’s e Fitch, a prendere una simile decisione. Problemi Italia in primo piano, rischio di manovra in autunno, con il governo alla ricerca di 12 miliardi.
Gli investitori guardano attentamente al dato sul Pil pubblicato in Cina. In realtà , l’indice azionario Shanghai Composite ha accolto positivamente l’indicatore, segnando un rally fino a +1,5%. Borsa di Tokyo chiusa per festività , volumi in Asia inferiori alla media.
Nel secondo trimestre dell’anno, l’economia cinese ha segnato una crescita +7,5% in rallentamento rispetto al +7,7% del primo trimestre, riportando la performance più contenuta, su base annua, dal terzo trimestre del 2012. Molti trader temevano però un risultato al di sotto del 7,5%.
“C’era il timore che il dato potesse essere peggiore – ha commentato a Bloomberg Jim Reid, responsabile della strategia fondamentale presso Deutsche Bank, a Londra – E’ un sospiro di sollievo”.
“E’ la prima volta che intravediamo segnali di stabilizzazione, ma è una scommessa capire dove la crescita (della Cina) sia diretta. E chi sa se il 7,5% sia un tasso di crescita sostenibile”, ha commentato in una intervista alla Cnbc Simon Warner, responsabile dei mercati presso AMP Capital. Il rallentamento del motore dell’economia globale è evidente e il Wall Street Journal avverte di non sottovalutare le ripercussioni su scala mondiale. Nomura, poi, prevede per l’anno prossimo un tasso di crescita cinese inferiore addirittura al 7%.
Focus sul fronte finanziario, dopo che Standard & Poor’s ha declassato il rating a lungo termine assegnato a 9 banche italiane da BBB+ a BBB dopo il taglio del rating sovrano dell’Italia deciso il 9 luglio. L’outlook è negativo come quello indicato per l’Italia.
Alert Moody’s su Cipro, l’agenzia di rating parla del rischio concreto di default e della possibilità che il paese esca dall’euro.
Continuano a salire i mercati emergenti, per il quinto giorno consecutivo, con l’indice di riferimento MSCI Emerging Markets Index a 947,74 punti, al valore più alto di chiusura dallo scorso 18 giugno.
Tornando all’azionario asiatico, Shanghai dopo rally fino a +1,5%, chiude a +0,91%. Indice coreano Kospi +0,28%, Hong Kong -0,18%, indice australiano S&P/ASX 200 +0,14%. La performance dell’indice MSCI Asia Pacific esclusa la Borsa di Tokyo è di una flessione -5,8% dall’inizio del 2013 fino alla scorsa settimana.
BTP ITALIA – Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni -1,43% a quota 292,87 punti base, con il rendimento del Btp decennale -0,49% al 4,46%.
PIAZZA AFFARI – Fiacchi i bancari, con Pop Milano maglia nera con -3,1%. Tra gli altri titoli vola Mediaset con +6,58%, seguita da Azimut.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, euro -0,20% a $1,3040. Il cambio dollaro yen si attesta a 100,15 (+0,95%), euro-franco svizzero +0,19% a 1,2390. Euro/yen +0,80% a JPY 130,59.
Sui mercati delle commodities, i futures sul petrolio -1,07% a 104,82 dollari al barile. Il prezzo dell’oro +0,28% a 1.281,20.
MERCATI, TASSI, VALUTE DI MPS CAPITAL SERVICES
Tassi & Congiuntura: in area Euro venerdì si è assistito a marcati acquisti di bond tedeschi in un contesto di vendite sui titoli periferici sulla scia delle tensioni politiche portoghesi. Acquisti anche sui bond olandesi e francesi. Lo spread Italia-Germania si è temporaneamente spinto oltre i 300pb (sui massimi da fine giugno), quello della Spagna intorno ai 325pb.
Il tasso decennale italiano si è portato in prossimità del 4,5%. Forti vendite hanno colpito i titoli di stato portoghesi a causa delle parole del leader dell’opposizione socialista, Seguro, che ha chiesto di rinegoziare i termini del piano di salvataggio con i creditori internazionali. Il decennale portoghese è salito fino al 7,8%, riavvicinandosi ai livelli toccati ad inizio luglio. Lo spread Portogallo-Germania è salito fino ai 620pb, livello maggiore dal dicembre 2012.
Sul fronte Italia Codogno, direttore del dipartimento di analisi economica del Tesoro, ha dichiarato che è possibile un calo del Pil pari all’1,9% nel 2013, mentre nel 2014 il PIL potrebbe crescere di oltre lo 0,7%. La ripresa è attesa per il quarto trimestre. Le stime ufficiali di aprile del Def prevedono un calo dell’1,3% per il 2013; a settembre saranno fornite le nuove stime.
A mercati chiusi venerdì è arrivata la notizia del downgrade della Francia da parte di Fitch (da AAA a AA+) con outlook stabile. Questa mattina la sessione europea è iniziata con una fase di lievi vendite sui titoli spagnoli, francesi ed italiani, ma in questo momento i mercati si sono stabilizzati e gli acquisti stanno arrivando sui titoli periferici.
Lievi vendite proseguono su quelli francesi. Stabili i bond portoghesi dopo una partenza positiva in seguito alle notizie del fine settimana. Gli acquisti sono partiti dopo che i tre principali partiti del paese hanno annunciato di aver fissato al 21 luglio la scadenza per portare avanti le riforme richieste dall’Europa.
L’accordo nominato “piano di salvataggio nazionale” cerca di assicurare che le riforme essenziali per il paese non vengano danneggiate dallo stallo politico in cui il paese si trova da alcune settimane. Esistono comunque divergenze di opinioni tra i partiti, quindi la situazione resta delicata. Per oggi non sono attesi dati macro di rilievo in area Euro.
Negli Usa tassi governativi in lieve rialzo nella seduta di venerdì con il decennale in area 2,58%. Bullard, membro votante della Fed, ha dichiarato che la banca centrale non dovrebbe ridurre il piano di acquisto di asset fino a che il tasso d’inflazione non accelera verso il target del 2%. Tale tema era stato già menzionato nell’ultima riunione Fed. Anche Williams, membro Fed non votante, ha evidenziato lo stesso tema, dicendo che probabilmente sarà necessaria una politica monetaria più accomodante in seguito agli ultimi dati sull’inflazione.
Valute: la settimana inizia con l’euro/dollaro stabile al di sopra del supporto collocato presso 1,30. La resistenza principale da monitorare nei prossimi giorni è collocata presso 1,32. I dati della CFTC mostrano che la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato le posizioni nette corte in future sul cambio in modo marcato, portandole ai massimi da 5 settimane.
In generale si è assistito ad un aumento delle posizioni a favore dell’apprezzamento del dollaro Usa non solo verso euro, ma anche verso yen, sterlina e franco svizzero. Stabile lo yen in una notte caratterizzata dall’assenza degli operatori nipponici per festività nazionale. Verso Euro questa settimana la resistenza si colloca a 131,15, i supporti a 128 e 126,50.
Venerdì si è assistito ad un proseguimento del deprezzamento della sterlina verso euro con la resistenza principale collocata a 0,87 ed il supporto a 0,8575. Volatilità per lo yuan cinese verso dollaro dopo la pubblicazione del PIL del secondo trimestre che ha confermato il rallentamento dell’economia cinese (7,5% a/a dal 7,7% del primo trimestre). Sono stati pubblicati anche altri dati relativi al solo mese di giugno dai quali è emerso un rallentamento oltre le attese degli investimenti e della produzione industriale, a fronte di dati migliori delle attese dalle vendite al dettaglio.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
ATLANTIA – Fitch ha confermato i rating “A-” per Atlantia e la controllata Autostrade per l’Italia rivedendo l’outlook a “negativo” da “stabile” a causa della “recessione italiana più profonda e lunga delle attese”.
BANCHE ITALIANE – Standard & Poor’s ha abbassato il rating di lungo termine di nove banche italiane, per allinearlo a quello dell’Italia, portato a “BBB” da “BBB+” lo scorso 9 luglio, ed ha messo in Credit watch con implicazioni negative 23 istituti. Nel dettaglio S&P ha portato a “BBB” da “BBB+” i rating di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca.Sono stati posti in “credit watch”, con implicazioni negative, i rating sul lungo termine di Mediobanca, Popolare di Milano, Popolare Emilia, Banco Popolare, Credem e Ubi Banca.
INTESA SANPAOLO – La banca ha comunicato l’esito del buyback delle emissioni senior. Alla fine dell’offerta la società ha deciso di ritirare i bond pervenuti secondo l’ordine di priorità 1 e 2 non ricomprando quindi i bond con priorità diversa. L’ammontare totale dei bond riacquistati è stato pari a 1,5 Mld€.
RCS – Secondo il Sole24Ore di sabato ad acquistare diritti per oltre il 7% del capitale potrebbero essere stati, tramite intermediari stranieri, alcuni soggetti privati italiani che poi avrebbero suddiviso il pacchetto in 3-4 parti per restare sotto il 2%. Secondo il quotidiano è stato un investimento fatto di comune accordo, in ottica speculativa. Alcuni giornali sottolineano che Urbano Cairo è l’unico interpellato a non aver smentito l’acquisto di diritti. I diritti acquistati in asta sono esercitabili entro domani.
VOLKSWAGEN – Continua l’aumento delle vendite di Volkswagen, nonostante il difficile contesto economico, soprattutto in Europa. La casa automobilistica tedesca ha chiuso il primo semestre dell’anno vendendo nel mondo 4,7 Mln di veicoli, ossia il 5,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. A sostenere la crescita sono soprattutto i mercati emergenti, in primis la Cina dove nei primi sei mesi dell’anno le vendite hanno registrato un +19%.
JP MORGAN – La banca americana ha chiuso il secondo trimestre 2013 con un utile netto di 6,5 Mld$ contro i 4,96 Mld$ registrati nell’analogo periodo nel 2012, e ricavi in crescita,e superiori alle attese, pari a 25,96 Mld$ contro i 22,89 Mld$ di un anno prima.