Mercati

Borsa Milano +2%, ringrazia Draghi. Fuga dall’oro (-3,5%)

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MILANO (WSI) – La Borsa di Milano chiude sui massimi della seduta, con il Ftse Mib che balza +2%, nonostante l’esito dell’asta di Bot a sei mesi, che ha messo in evidenza tassi all’1,05%, al doppio rispetto all’emissione precedente e al massimo dal mese di febbraio. Favorito dal restringimento dello spread sotto quota 300 punti e dalle promesse di Mario Draghi, il listino Ftse Mib in rialzo +2,06% a 15.362,88 punti. Tra i titoli migliori sul paniere principale, MPS e Mediaset, con rialzi dell’8,86% e del 7,47% rispettivamente. I trader contattati da Reuters parlano di una “giornata di ricoperture generalizzate”. La Bce ha detto che sarà pronta ad agire nuovamente “quando si renderà necessario”, ma la sua politica monetaria non è in grado di creare una crescita economica reale.

Il trend positivo e’ in sintonia con quello delle altre Borse europee. Oltre ai buoni dati Usa pubblicati ieri, di cui oggi beneficiano tutti i mercati, Milano e’ aiutata dal restringimento dello spread tra Btp e Bund a 10 anni, che da’ una boccata d’ossigeno al settore bancario. “La borsa segue l’andamento dello spread, tornato finalmente sotto i 300 punti”, dice a Reuters un trader. Un altro operatore sottolinea come sia stato evitato il rischio di tensioni sui mercati obbligazionari e azionari dopo le indiscrezioni stampa sui derivati utilizzati dal Tesoro. “Erano indiscrezioni già circolate nel 2012, si spara sull’Italia a beneficio della speculazione”.

Italia osservata speciale proprio dopo le rivelazioni shock sui contratti derivati, che potrebbero tradursi in perdite per 8 miliardi di euro. Il Tesoro afferma che non c’è alcun pericolo per i conti, ma le associazioni a tutela dei consumatori vogliono vederci chiaro e presentano un esposto a dieci procure perche’ indaghino sulle dubbie manovre finanziarie di Tesoro e banche.

Ignorato il deludente dato sul Pil Usa pubblicato alle 14.30 italiane. Anzi, proprio la debolezza dell’economia americana porta gli investitori a scommettere sulla possibilità che la Fed decida di rimandare la riduzione delle misure di quantitative easing che hanno finora inondato i mercati di liquidità. Si spiega così anche la performance di Wall Street.

Sui risultati dell’asta italiana Vincenzo Longo, market strategist di IG, commenta: “La sensazione è che sia andata molto meglio ieri. Se i rendimenti hanno mostrato comunque la medesima tendenza, raddoppiando quelli della scorsa emissione, la domanda ha deluso un po’. Probabilmente qualcuno ha preferito spostarsi sul titolo a 2 anni. Questo spiegherebbe anche la forte richiesta accolta ieri sul Ctz. Se fosse così il Tesoro avrebbe raggiunto il suo intento di far spostare gli operatori verso la parte più lunga della curva per scadenze, aumentando la duration del debito italiano. Non riteniamo comunque di poter affermare che l’asta abbia subìto scossoni particolari derivanti dalle news rilasciate dal Financial Times sull’esposizione del Tesoro ai derivati, che implicherebbero una perdita potenziale di circa 8 miliardi di euro. Infatti il decennale sul mercato secondario ha visto i rendimenti scendere all’1,73% dall’1,86% toccato ieri in chiusura”.

Dal fronte economico attenzione al Pil francese e alla crescita della fiducia dei consumatori.

Azionario europeo in rialzo: l’indice Stoxx Europe 600 rimane comunque in calo -9,5% dallo scorso 22 maggio, ovvero da quando il presidente della Fed Ben Bernanke ha iniziato a parlare della possibilità di ridurre le manovre di politica monetaria espansiva.

Lo Stoxx Europe 600 è sceso inoltre -4,3% in questo trimestre, riducendo i guadagni da inizio 2013 ad appena +0,5%. Focus sulle parole di Mario Draghi che, pur mettendo in luce i limiti della Bce, ha confermato la politica accomodante dell’istituto di Francoforte.

Azionario asiatico contrastato, con lo Shanghai Composite Index della Borsa cinese che ha perso -0,84%, causa i continui timori sulla crisi di liquidità, nonostante le rassicurazioni che sono arrivate dalla Banca centrale del paese. Male anche il Nikkei della borsa di Tokyo, che ha ceduto -1% circa. Bene Hong Kong +1,43%, l’indice australiano S&P/ASX 200 +1,63%, mentre l’indice coreano Kospi in lieve rialzo dopo aver toccato alla vigilia il minimo degli ultimi 11 mesi.

Ieri la People’s Bank of China (PBOC) ha diffuso un comunicato in cui ha annunciato l’intenzione di erogare cash alle istituzioni che si trovano in difficoltà. Tuttavia gli investitori rimangono preoccupati riguardo alle politiche restrittive sul credito e continuano a vendere titoli bancari.

“La situazione in Cina sta iniziando a rappresentare il rischio principale per i mercati – ha commentato in una intervista a Bloomberg Jean Paul Keckelmann, responsabile investimenti presso Banque Bonhote & Cie, in Svizzera – La promessa di liquidità da parte della Banca centrale ha calmato i mercati nel breve termine, ma nel medio periodo il quadro non è chiaro. Detto questo, la prima fase di correzione è vicina al termine e i mercati dovrebbero essere più stabili verso la fine del mese”.

L’indice azionario cinese ha recuperato rispetto al minimo degli ultimi quattro anni e mezzo testato alla vigilia, ma scambia ancora sotto la media mobile a 200 giorni a 2.186 punti ed è in calo -21% dal massimo in 10 mesi testato a febbraio, entrato ufficialmente nel mercato orso.

BTP ITALIA – Il differenziale fra Btp decennali e Bund tedeschi -3,93% a 297,02, punti, a fronte di tassi sui BTP decennali -3,33% al 4,69%.

PIAZZA AFFARI – Balzano le banche, che fanno meglio del settore europeo (chiudendo a +2,5%). In prima fila Mps, sotto tono invece Mediobanca. Solo tre i titoli in rosso: Saipem, che perde -2,18% sfavorita dal crollo di fiducia innescato dal secondo profit warning in sei mesi annunciato a metà giugno, Tenaris -1,05% e Campari -0,18%.

Mediaset prosegue la fase di rimbalzi avviata ieri. Acquisti su Telecom Italia, ma senza grande spinta, considerando che il titolo non è lontano da minimi da oltre 15 anni toccati nei giorni scorsi. Lo Stoxx di settore sale di circa il 2%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,34% a $1,3039; dollaro/yen -0,36% a JPY 97,45; euro/franco svizzero -0,17% a CHF 1,2253. Il commento sulle valute di Mps Capital Services sul cambio euro/dollaro: “Il movimento sta proseguendo questa mattina con il cambio in prossimità del supporto 1,3050 con il livello successivo collocato presso 1,2950. La resistenza oggi passa da 1,3150”.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,25% a $95,08 al barile, oro in forte flessione -3,46% a 1.230,70. Sempre Mps Capital Services, nel far notare che i prezzi del metallo giallo viaggiano ai minimi dal settembre 2010, sottolinea che l’ammontare del metallo prezioso detenuto dagli Etf mondiali ieri è sceso ai minimi dal giugno 2010. Le vendite hanno colpito anche il future sull’argento sceso ai minimi dall’agosto 2010.

APPROFONDIMENTO PIAZZA AFFARI DI ROBERTO MAGGI, UNICREDIT

In agenda il Cda di Meridiana Fly sui risultati del primo semestre,
l’assemblea ordinaria di Falck Renewables e Neorosoft, l’assemblea ordinaria e straordinaria di Cape Live ed infine l’assemblea annuale di Cell Therapeutics.

In mattinata Consiglio dei Ministri su lavoro, Iva e carceri. Mentre il
governo appare ormai orientato ad un rinvio di 3 mesi dell’aumento dell’Iva, si attende il varo del decreto sulla decontribuzione dei contratti a tempo indeterminato. La stampa parla di intervento portato a EUR1,3 mld, di cui EUR1 mld per il Sud. Letta ha anticipato che nei prossimi mesi arriverà un secondo pacchetto di interventi per dare attuazione in Italia alla Youth guarantee, lo schema europeo di sostegno all’occupazione giovanile da EUR6 mld, di cui EUR500 mln per l’Italia.

Finmeccanica (EUR3,712): secondo il Sole 24 Ore, verrà trovata a breve un’intesa con i sindacati sugli esuberi di Selex Es.

Pop. Milano (EUR0,3160):: ha ricevuto l’autorizzazione da parte della Banca d’Italia a rimborsare entro il 30 giugno i Tremonti Bond per un importo di
EUR500 mln, dopo che l’assemblea dei soci sabato scorso aveva deliberato l’aumento di capitale di pari importo finalizzato al riborso degli strumenti finanziari sottoscritti dal Tesoro nel 2009.

Eni (EUR15,29): BofA Merrill Lynch assassa il target price da EUR20 a EUR19,4.

Santander (EUR4,87): Citigroup alza il giudizio a Neutral da Sell.

In serata è prevista la riunione straordinaria dell’Ecofin, prima del Consiglio europeo di prossimi giorni. I ministri finanziari torneranno a discutere di unione bancaria, dopo che nell’incontro della settimana scorsa in Lussemburgo non sono riusciti a sbloccare l’impasse sul meccanismo di risoluzione, ovvero sulle nuove regole per ripartire i costi delle crisi bancarie tra azionisti, obbligazionisti e correntisti con oltre EUR100.000 di depositi.

ANALISI MERCATI MPS CAPITAL SERVICES, TASSI, VALUTE

Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri si è assistito ad un allargamento degli spread dei periferici che ha interessato in modo particolare l’Italia con lo spread tornato sopra i 300pb tasso decennale Btp in prossimità del 4,90%. Le aste del nuovo Ctz e dei titoli indicizzati all’inflazione hanno visto il collocamento dell’intero importo offerto con tassi in rialzo. Il tasso del nuovo Ctz ha registrato i massimi da settembre 2012, mentre il bid-to-cover è risultato in calo rispetto al precedente.

Draghi durante un intervento a Berlino ha confermato la politica accomodante della BCE aggiungendo che la fuoriuscita da essa è ancora distante. Sul tema OMT Draghi ha affermato che “è ancora più essenziale ora in vista di potenziali cambiamenti dell’atteggiamento di politica monetaria”.

Negli Usa tassi in rialzo sulla scia di dati macro migliori delle attese che hanno nuovamente riproposto il tema ridimensionamento del piano di acquisti, su cui erano emersi nei giorni scorsi pareri discordanti da parte di alcuni membri Fed, primo fra tutti Bullard. Il dato che ha maggiormente impattato il mercato obbligazionario è stato quello relativo alla fiducia dei consumatori di giungo, risultata superiore alle attese. Il sondaggio è stato effettuato con dati rilevati al 13 giugno ed è stato verosimilmente positivamente influenzato sia dal rialzo del mercato azionario sia dal recupero del comparto immobiliare.

In quest’ultimo caso è arrivato un’ulteriore indicazione positiva dall’andamento delle vendite di nuove case di maggio, risultato anche esso migliore delle attese. Sul fronte aste, l’emissione da 35Mld$ di titoli biennali ha registrato un rapporto di copertura pari a 3,05, inferiore alla media delle ultime 10 emissioni su questo comparto. Oggi è attesa l’emissione da 35Mld$ di Treasury a 5 anni seguita domani da 29Mld$ di Treasury settennali. Da segnalare che, malgrado il rialzo dei tassi sui Treasury, ieri si è assistito ad un recupero del comparto obbligazionario emergente, in scia al recupero emerso sui listini azionari emergenti.

Valute: ieri si è assistito ad un apprezzamento del dollaro Usa verso euro dopo i dati macro statunitensi migliori delle attese. Questa notte si è assistito ad un apprezzamento generalizzato dello yen verso le principali valute mondiali sulla scia del calo della borsa nipponica. Verso euro il cambio trova un livello di resistenza in prossimità di 128,70 oggi, mentre i supporti passano da 127,25 e area 126. Segnaliamo il recupero di molte valute emergenti verso quelle sviluppate sulla scia del rimbalzo dei mercati azionari emergenti di ieri.

INFORMAZIONE DI STAMPA SUI TITOLI DI MPS CAPITAL SERVICES

ATLANTIA – Secondo quanto riportato da MF, sono convocati per venerdì i Cda di Atlantia e Gemina per dare il via libera alla soluzione trovata per chiudere il dossier della causa ambientale e procedere alla fusione delle due società.

BANCA POPOLARE DI MILANO – Secondo quanto riportato da La Repubblica, sembra imminente l’arrivo dell’ok di Bankitalia al rimborso dei Tremonti bond.

IMPREGILO – Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione con Salini sul lungo periodo porterà il flottante da poco più del 10% al 25%, per avere la liquidità necessaria per attrarre investitori con caratteristiche non speculative. Lo ha detto in un’intervista a Reuters l’A.D. Pietro Salini, sottolineando che non è ancora stato deciso se l’allargamento del flottante avverrà mediante vendita, aumento di capitale o entrambi.

MEDIOBANCA – Edizione, la holding della famiglia Benetton, non crede di uscire dal patto di Mediobanca che scade a fine anno, anche se per una decisione aspetterà dopo l’estate, ovvero quando dovranno essere inviate le eventuali disdette, questo secondo quanto detto da Ganni Mion, vicepresidente di Edizione. Inoltre, secondo quanto riportato dal Sole24Ore, entro fine mese la banca iscriverà a bilancio la partecipazione in Telco per 175 Mln€ (portando il prezzo per azione dagli attuali 1,2€ al valore di mercato di circa 0,5€) e i debiti relativi alla partecipazione per 375 Mln€.

RCS – E’ proseguita anche ieri la discesa dei diritti sulla parte ordinaria dell’aumento di capitale. Intanto Rotelli ha comunicato di aver venduto lunedì un’altra parte dei diritti a lui spettanti pari a 1,45 Mln.

SAIPEM – La società si è aggiudicata un contratto nell’offshore della Nigeria per un valore di circa 3 Mld$.

TELECOM ITALIA – La società ha esteso la copertura dei comuni italiani raggiunti dai nuovi servizi 4G di Tim basati sulla tecnologia Lte (Long Term evolution), raggiungendo oltre il 25% della popolazione italiana.