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Borsa Milano accelera al ribasso, trader sulla difensiva

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MILANO (WSI) – La Borsa di Milano chiude in ribasso, mentre si infiamma la scena politica a pochi giorni dalle elezioni del 2013. Il listino Ftse Mib si attesta poco al di sopra della soglia rappresentata dai 16.500 punti, con un calo dello 0,82%. Differenziale sotto controllo nonostanti il clima pre-elettorale arroventato. Il rischio, almeno quello misurato nei mercati delle opzioni, di un crack dell’eurozona e’ intanto sceso ai minimi di cinque anni.

Ma in Italia la tensione sui piani alti della politica e’ palpabile nell’aria, mentre il caos sociale e la crisi economica si fanno sempre piu’ pesanti. Si voterà domenica e lunedì, 24 e 25 febbraio, e l’incertezza è forte tra gli operatori italiani e internazionali. Tanto che, per avere un’idea più chiara sul “pericolo Italia”, lo stesso colosso degli investimenti Blackrock avrebbe deciso di contattare i sondaggisti, al fine di valutare le strategie da prendere riguardo al paese.

L’azionario europeo ha testato ieri il massimo delle ultime tre settimane. Tra i titoli protagonisti della sessione, Deutsche Lufthansa, causa il piano della società di sospendere l’erogazione del dividendo per la prima volta dal 2010. Attenzione anche a Credit Agricole, dopo la perdita superiore alle stime che ha sofferto nel quarto trimestre del 2012. Perdita che ha accusato a causa di Italia e Grecia.

Dal fronte economico, focus sui dati relativi all’inflazione tedesca, che a gennaio ha rallentato il passo all’1,7%.

Nuovi pessimi numeri per l’Italia, con gli il fatturato che, nell’intero 2012, ha registrato una flessione -4,3%.

Numeri da brivido per l’edilizia, mai così male dall’inizio delle serie storiche.

I fondamentali dell’economia italiana continuano ad arrancare, se non a fare peggio. Per risollevare le sorti del paese, mai come ora ci sarebbe bisogno di un governo stabile. Ma il quadro post elezioni che si presenterà ai cittadini italiani e al mondo intero rischia di essere uno dei più frammentati della storia.

Intanto in Europa continua a far parlare di sé il caso Grecia, nel giorno dello sciopero generale, che vede i greci sempre più poveri e senza speranza. L’uscita dall’euro rimane ancora una opzione, mentre le misure di austerity soffocano l’economia del paese.

Attesa per le minute della Federal Reserve, che saranno diffuse quando i mercati europei saranno giĂ  chiusi e che condizioneranno sicuramente la sessione di domani. Da segnalare i dati che sono arrivati dal fronte del mercato immobiliare Usa, che hanno messo in evidenza un calo delle nuove costruzioni -8,5%, a fronte di un buon rialzo dei permessi.

Sul fronte dell’azionario asiatico, il NIkkei 225 Stock Average continua a correre e oggi ha chiuso al record dal 2008, sulla scia delle speculazioni secondo cui il prossimo governatore della Bank of Japan continuerà a lanciare nuove manovre di politica monetaria espansiva. Toyota Motor + 1,7% dopo che un quotidiano giapponese ha riportato che il colosso automobilistico potrebbe aumentare la propria produzione domestica.

L’indice giapponese ha chiuso con un guadagno +0,8% a 11.468,28 punti, al massimo valore di chiusura dal 29 settembre del 2008. L’indice Topix +1,1%, è in rialzo +35% dallo scorso 14 novembre. Il listino è scambiato a 1,15 volte il valore contabile, rispetto a 2,1 dello S&P 500 e 1,5 per lo Stoxx Europe 600.

BTP – Lo spread Italia-Germania a 10 anni -0,91% a 274,53 punti base a fronte di tassi a 10 anni in rialzo +0,19% al 4,40%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Telecom Italia in calo -1,69%, sulla scia della svalutazione di Telco. Focus sul titolo Unicredit in calo, dopo il piano per la chiusura di 350 filiali entro il 2015. Finmeccanica ancora sotto la lente dopo l’arresto dell’amministratore delegato Giuseppe Orsi per corruzione. Oggi si e’ svolto l’incontro tra i funzionari indiani e la controllata AgustaWestland. Sell su Mediaset. In rialzo A2A e Parmalat.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,09% a $1,3374. Dollaro/yen +0,12% a JPY 93,67. Occhio ai livelli dell’euro in un momento in cui la propensione al rischio che si registra sui mercati sostiene le quotazioni della moneta unica. Da segnalare che, oltre al continuo deprezzamento dello yen, la sterlina prosegue il suo scivolone, crollando sull’euro al minimo dall’ottobre del 2011 e scendendo sul dollaro a $1,53, valore più basso dallo scorso giugno. Intanto la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che l’euro tra $1,30/$1,40 è nella normalità.

Quanto alle commodities, i futures sul petrolio +0,14% a $96,80 al barile, mentre quotazioni oro -0,99% a $1.588,30.

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TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

– Usa: Prezzi Produzione Gennaio +0,2%, Core +0,2%.

– Le quattro small cap da mettere in portafoglio.

– Crisi: Ance, sbloccare 39 mld di investimenti.

– Ue: Giovannini, Esito Crisi E’ Imprevedibile.

– Bomba derivati. Banche americane grandi più dell’intero Pil Usa.

– Mps, attesa la sentenza del Tar sul blocco dei Monti-bond.

– Spagna: Rajoy, in 2012 deficit sotto 7% Pil.

– Eni condannata a risarcire 200 mila euro a un cittadino.

– Anno nero dell’edilizia: -14%.

– Anno nero dell’edilizia: -14%.

– Imprese: Istat, Vendite All’estero +11% Tra 2010 E 2012.

– Crisi: Commissione Ue Propone 5 Mln Di Aiuti A Ex Lavoratori Merloni.

– Crisi: Portogallo, asta bond 1 anno, tasso in forte calo.

– Edilizia: Istat, 2012 anno nero, -14%,e’ peggiore da 1995.

– Printemps/ Gruppo Borletti vuole rilevare catena francese.

– Bulgaria, governo si dimette dopo proteste su caro prezzi e austerity.

– Bermuda: il triangolo dei paradisi fiscali.

– Ternienergia: Italeaf Cede 700mila Azioni Per 1,4 Mln.

– Industria: Istat, Fatturato -6,3% Su Anno A Dicembre .

– Istat, 2012 in calo per l’industria Frena il fatturato, crollano gli ordini.

– Google nel club degli 800. E’ un titolo caro? Mica tanto….

– La7, tutti i segreti della vendita a Cairo.

– France Telecom: utile 2012 -30,7%, Africa sostiene fatturato.

– Credit agricole: rosso da 6,47 miliardi nel 2012.

– Borsa: Tokyo chiude positiva, indice Nikkei +0,84%.

– Cambi: Euro Positivo Su Dollaro E Yen.

Il mercato è dominato dalle boiling room e sale trading come quella di JPMorgan Chase, dove scommesse fino a un leverage di $200 miliardi e guadagni (o perdite) di 5-6 miliardi sono la norma, nel portafoglio derivati su crediti sintetici. Quindi per vincere sulle lobby bancarie e per non essere continuamente manipolati vi invitiamo – trader, gestori e promotori finanziari della famiglia di WSI – ad essere più sofisticati, piu’ aggressivi, preparati, tecnici, e soprattutto flessibili in un mercato pieno di trappole ma anche di enormi opportunita’. Questo è il vostro spazio per operativita’, commenti flash e strategie di trading. Fatevi sotto.