Milano – La settimana e’ iniziata da dove la borsa ci aveva lasciati: in buon rialzo. Dopo l’esitazione iniziale la Borsa di Milano ha messo a segno un progresso dell’1,54% a 14.342,03 punti. Solo tre i titoli in rosso. Quanto alle altre piazze principali europee: Londra +0,48%, Francoforte +0,76%, Parigi +0,91%, mentre l’indice di riferimento del continente Eurostoxx 50 ha guadagnato l’1,1%.
A tenere alto il morale degli investitori ancora attivi in pieno periodo estivo, e’ la possibilita’ di un intervento della Banca centrale europea a sostegno dei titoli di Stato dei paesi periferici. Draghi e i suoi colleghi hanno delineato un piano per comprare i Bonos e i Btp: prevede un intervento di Francoforte solo nel caso in cui i governi prendano impegni sul capitolo delle riforme. Finanziamenti si, ma con dei vincoli chiari.
“La speranza della gente di mercato e’ che il governo chieda gli aiuti, oggi punta su questo”, dice a Reuters un trader della borsa milanese. “Il Paese sarebbe obbligato a quelle misure in grado di sanare la situazione, che le forze politiche non sono in grado di fare”.
Il Tesoro italiano intanto ha annunciato la cancellazione dell’asta Btp del 14 agosto, forse per paura di registrare una bassa domanda, vista la data prefestiva. L’Italia dovra’ emettere 170 miliardi di euro di titoli di stato da qui a fine anno e il rischio di chiedere aiuti appare sempre piu’ concreto.
Sul fronte politico della crisi europea, il governo ha negato che la Francia stia esercitando pressioni sull’Italia affinche’ attivi il meccanismo calma spread assieme alla Spagna. Smentite anche le speculazioni circa un incontro tra il premier Mario Monti e il suo omonimo Draghi, numero uno della Bce.
In linea generale e’ la classica seduta di agosto a Piazza Affari, con la volatilità che regna sovrana. Nel periodo delle vacanze estive gli speculatori hanno vita piu’ facile, potendo approfittare dell’assenza di una buona parte dei grandi fondi internazionali. In ogni caso, da segnalare che nei cinque giorni terminati il 3 agosto, l’azionario europeo è salito per la nona settimana consecutiva; si tratta dell’arco temporale più lungo dal 2006; l’indice di riferimento Stoxx Europe 600 è inoltre in rialzo +13% nello stesso periodo di tempo.
Tra i market mover le dichiarazioni del premier Mario Monti, che ha avvertito che i disaccordi presenti all’interno dell’Eurozona stanno minando il futuro del blocco, e che ha parlato chiaramente di “dissoluzione psicologica”. La maggioranza e l’oposizione socialdemocratica in Germania hanno risposto per le rime, giudicando il professore della Bocconi “anti democratico”. Il Segretario Csu bavarese, Alexander Dobrindt, parla addirittura di “attentato alla democrazia”. La Bundesbank, da parte sua, ha rinnovato la sua contrarieta’ all’ipotesi degli Eurobond.
Sullo sfondo, gli investitori sembrano aver digerito le parole pronunciate dal numero uno della Bce Mario Draghi lo scorso giovedì, interpretandole in modo meno pessimistico. Di fatto, la Bce la scorsa settimana non ha fatto nulla di quanto i mercati si aspettavano che facesse e le critiche contro il banchiere fiorentino si sono sprecate: d’altronde, il fatto che abbia vinto la linea dei falchi della Bundesbank è innegabile.
Nelle ore successive, tuttavia, gli stessi investitori hanno prestato attenzione a un elemento del discorso di Draghi, che avevano inizialmente ignorato: ovvero che la Bce, nelle prossime settimane, comunque formulerĂ un piano per risolvere la crisi dei debiti sovrani.
Il problema è che questa interpretazione lascia adito ad altri dubbi e incognite, visto che davvero poco si sa delle manovre che l’istituto di Francoforte potrebbe davvero decidere di varare (Germania permettendo, peraltro).
Tale fattore, unito all’indiscutibile azione dei poteri forti che continuano a drogare azioni, bond e forex , rende l’operatività sui mercati molto incerta. A questo si deve aggiungere che il mese di agosto è caratterizzato da volumi notoriamente bassi, e che dunque gli effetti delle transazioni vengono a dir poco amplificati.
Sullo sfondo nulla è cambiato: il settimanale economico del gruppo Burda, anzi, dà alla moneta unica al massimo 18 mesi di vita. E un articolo del Financial Times mette in evidenza come le banche americane si stiano preparando a un crack dell’Eurozona.
Detto questo, si guarda ai buoni numeri arrivati lo scorso venerdì dal fronte dell’occupazione Usa, e al fatto che sia l’Italia che la Spagna hanno smorzato le speculazioni di chi ritiene che entrambi i paesi chiederanno piani di bailout.
Precisamente, il premier Mario Monti ha sottolineato che il paese necessita di un supporto non finanziario, ma morale. Il ministro dell’economia spagnolo Luis de Guindos ha dal canto suo affermato in un’intervista al quotidiano ABC che “Il Tesoro si sta rifinanziando relativamente bene sul mercato, viste le circostanze” e che:”abbiamo tempo”.
I mercati si concentrano anche sul futuro della Grecia, dopo che il ministro delle finanze Yannis Stournaras ha affermato che il paese è impegnato a portare avanti le riforme al fine di evitare la bancarotta.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Banche prevalentemente positive, nonostante la raffica di downgrade annunciata venerdì scorso da Standard & Poor’s: Unicredit e Mediolanum sole note stonate con -1,27% e Mediobanca -1,53%. Maglia nera Buzzi Unicem con -2,57%. Il settore finanziario registra, malgrado il solido rialzo di Intesa SanPaolo, una certa debolezza di fondo rispetto al mercato generale. Fanno molto meglio altri titoli, tra cui Diasorin +4,46%. Bene anche Azimut +4,05%, Fiat +3,98%, Mediaset fa un forte balzo di addirittura +10,61%.
BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni in calo dell’1,5% a quota 457 punti base. Il tasso sui BTP scende attestandosi poco sopra il 6%. Tasso spagnolo -1,15% al 6,76%, dunque al di sotto della soglia psicologica che era stata ampiamente superata nel post Bce e che è particolarmente temuta in quanto ha portato Irlanda, Portogallo e Grecia a chiedere aiuti all’Ue ed Fmi. Acquisti sui bund tedeschi, rendimenti -3,65% all’1,37%.
VALUTARIO – L’euro in lieve rialzo sul dollaro a $1,24 (+0,12%). Rapporto dollaro/yen -0,25%, a JPY 78,25, mentre euro/yen -0,15% a JPY 97,04.
MATERIE PRIME – I futures sul petrolio giù -0,21%, a quota $91,21 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.614,40 l’oncia (+0,32%). Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in calo all’1,537%.
HIGLIGHT DI GIORNATA:
– Crisi: Schroders, Investitori Italiani Destinano 35% .
– Prada: Ricavi +35% Nel 1* Semestre A 1,5 Mld.
– Parte iniziativa per sollecitare corte tedesca a fermare fondo ESM.
– Istat: Premessi Costruzioni In Forte Flessione Nel 3-4* Trimestre 2011.
– Borsa: Europa in calo con telecomunicazioni.
– Borsa: piazze cinesi chiudono in rialzo, Shanghai +1,04%.
– Grecia: pezzi grossi mettono al riparo i risparmi.
– Tedeschi ribattono: “Monti antidemocratico, vuole i nostri soldi”.
– Fondi italiani, è crollo. Meglio i Bot.
– Italia: giallo sul memorandum per cessione sovranità .
– Operatività : sfruttare le correlazioni classiche.
– Iran: esplosione nell’oleodotto piu’ importante per l’export.
– Banche Usa si preparano a rottura euro.
– Crisi: spread Btp-Bund apre a 456 punti.
– Cambi/ Euro apre in rialzo a quota 1,2380 sul dollaro.
– Borsa: Tokyo chiude a +2%, con dati Usa ed Eurozona.
– Euro in leggero ribasso sul dollaro, alle 8.25 italiane a $1,2383 (-0,02%).
– Petrolio: in calo a 91,28 dollari.
– Oro: in rialzo a 1.607,56 dollari.
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude con +171,18 punti (+2,00%) a 8.726,29 punti.
– Azionario Asia in rialzo grazie ai dati lavoro Usa.
– Bce: la strada verso l’economia reale.
– La fine del caso manipolazione dell’argento?.
– «La moneta unica ha al massimo diciotto mesi di vita».
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