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Borsa Milano avanti a stento, Fiat -2,2%: aumenta capitale?

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Milano – Borsa Milano chiude in territorio positivo, con un leggero entusiasmo in piu’ rispetto alle prove interlocutorie delle altre piazze finanziarie europee. E’ stata una giornata per la verita’ senza grandi spunti a parte il balzo dell’attivita’ manifatturiera cinese e le nuove cifre allarmanti sul debito pubblico di Spagna e Italia.

Il Ftse Mib ha fatto segnare un +0,26% a quota 15.908,09 punti. A limitare i rialzi contribuisce la pesante flessione di Fiat (oltre -2%), con i titoli che sono finiti anche in asta di volatilita’. Londra ha perso lo 0,08%, Parigi lo 0,05%, mentre Francoforte ha guadagnato lo 0,18% e Madrid sostanzialmente piatta con +0,03%.

Moneta unica in crescita, si porta anche momentaneamente sopra quota $1,31, rispetto alla chiusura di ieri di $1,3075. Yen in calo per la quarta seduta consecutiva, viaggia ai minimi in quasi nove mesi rispetto al dollaro, sulla scia delle speculazioni su nuove misure di stimoli di politica monetaria espansiva, a seguito delle elezioni. Pesa anche l’incertezza in vista delle nuove elezioni presidenziali a Tokyo.

Secondo il premier italiano Mario Monti “l’Europa puo’ guardare con serenita’ al 2013”. Nonostante quanto riferito dal professore, la crisi nell’area euro e’ tutt’altro che finita. I leader dell’aerea euro hanno rinviato la road map sull’Unione economica, cruciale per il futuro del blocco a 17. Il numero uno della Bundesbank, Weidmann, nel frattempo non si dice soddisfatto sull’accordo sull’unione bancaria, che prevede che la Bce sara’ vigilante delle principali banche dell’Eurozona.

Dal fronte macro e’ arrivata l’ennesima notizia batosta per un’Italia che ha sempre meno spazio di manovra: nel mese di ottobre il debito pubblico sfonda la soglia dei 2.000 miliardi. In assoluto è il livello più alto mai registrato nella storia.

Il debito pubblico spagnolo e’ salito anch’esso, issandosi a una percentuale record del 77,4% del PIl. Nel paese sono diminuiti i prezzi delle case: il settore immobiliare e’ molto importante per l’economia iberica e per le banche del paese. L’occupazione e’ calata dello 0,2% nel terzo trimestre del 2012 nell’area euro. In Gran Bretagna la produzione ediliza e’ calata.

Riguardo al caos politico italiano in vista dell’election day, focus sempre piu’ puntati su Monti, le cui ultimi dichiarazioni non hanno contribuito a fare luce su una sua eventuale candidatura. Il professore ha dichiarato “inopportuno per me parlare di scelte future”.

Sul tema spread e’ invece intervenuto il ministro dell’economia Vittorio Grilli, che ha affermato che lo spread potrebbe scendere ulteriormente, precisando poi in un intervento a New York che le riforme messe a punto dall’esecutivo Monti potrebbero tradursi in una crescita del Pil italiano di 4-5 punti.

Brutte notizie anche dal mercato del lavoro, con Eurostat che comunica che nel terzo trimestre l’occupazione dell’Eurozona ha toccato i minimi dal 2006. Una buona notizia arriva però dall’indice Pmi composito, che minitora lo stato di salute dell’attività manifatturiera e dei servizi, e che a dicembre sale a 47,3 punti – rimanendo però sempre in evidente fase di contrazione -, al valore più alto degli ultimi nove mesi.

La situazione in Europa rimane precaria, la crisi è ben lungi dall’essere superata, ed è interessante far notare come il punto nodale rimanga sempre la tutela del sistema bancario. Indicativa l’opinione dell’economista Mario Pianta, che afferma che, anziché ridimensionare la finanza, l’Europa preferisce commissariare i vari paesi.

Attenzione sempre alla questione del fiscal cliff. Finora, nessun accordo è stato raggiunto negli Stati Uniti riguardo al precipizio fiscale e Bill Gross avverte che senza un’intesa i bond americani saranno declassati.

Balzo dell’indice Shanghai Composite Index, salito fino a +4,4%, dopo la pubblicazione del rapporto compilato congiuntamente da HSBC Holdings e Markit Economis, secondo cui la produzione industriale potrebbe espandersi a un ritmo più veloce a dicembre. Di fatto, il dato “flash” PMI si è attestato al massimo in 14 mesi a quota 50,9. Per l’indice azionario cinese, si tratta del guadagno più sostenuto su base giornaliera dal 2009.

Scivolone invece per l’indice Tankan manifatturiero, relativo all’attività manifatturiera in Giappone.

BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni -1,45% a 329,58 punti base, ma è sceso anche sotto la soglia dei 329 punti nei minuti precedenti. Tasso sul BTP decennale -1,61% al 4,65%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Occhio alla performance del titolo Fiat, che chiude in calo del 2,22%. I titoli hanno perso subito fino a -6% in avvio, scontando sia i numeri negativi relativi al mercato dell’auto, sia per i rumors su un possibile aumento di capitale da parte del Lingotto per l’acquisto delle quote rimanenti in Chrysler. Le quotazioni sono state anche sospese per eccesso di ribasso .

Tra i titoli bancari, si mette in luce Pop Milano che estende i guadagni di ieri facendo +1,85%. Tra gli altri titoli positivi, chiude in vetta Diasorin (+2,03%), bene anche Pirelli, Saipem e Autogrill (+1,09%). Sul fronte dei ribassi in controtendenza Mediaset (-1,4%), Telecom Italia (-1,12%), Tenaris (-0,99%) ed Exor (-0,58%), che paga le notizie riguardanti la casa automobilistica torinese.

Fari puntati ancora sul titolo MPS, con lo stato pronto a salvare la banca senese. Gli aiuti complessivi, considerando gli interessi, salgono a 4,45 miliardi di euro. I titoli hanno archiviato la seduta con un misero rialzo +0,05%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, la moneta unica, dopo aver superato la soglia di $1,31, fa +0,14% a $1,3094. Dollaro/yen 0,28% a JPY 83,40. Euro/yen -0,08% a JPY 109,27 Occhio al supporto della divisa del blocco a 17.

Sul fronte delle commodities, commodities, i futures sul petrolio +0,43% a $86,26 al barile, mentre quotazioni oro +0,09% a $1.698,30. Quanto ai Treasuries, i rendimenti sul benchmark decennale sono in calo all’1,702%.

GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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– Eurostat conferma inflazione annua eurozona al 2,2% a novembre

– Crisi: Eurozona ha perso 400 mila occupati nel III trimestre.

– Costi telefoni italiani troppo alti. Grazie, Telecom Italia.

– Alitalia-Air France: nuovo tentativo di riavvicinamento.

– Bce: Draghi, Proseguire Consolidamento Conti Pubblici E Riforme.

– Mercati: dai Saturnalia ai rally di fine anno.

– La rivoluzione straordinaria del gas di scisto.

– Fiat/ Riammessa a contrattazioni in Borsa, cede oltre il 6%.

– Costi telefoni italiani troppo alti. Grazie, Telecom Italia.

– Borsa: Tokyo chiude debole, -0,05%.

– Fiat: Su Vendite In Europa Pesa Ancora Mercato Italiano.

– Borsa: Asia positiva con miniyen e metalli, Tokyo stabile.

– Titoli Stato: spread Btp-Bund in calo a 324 punti.

– Grilli a Wall Street rassicura i mercati: “Il voto non cambierà la nostra economia”.

– Generali: All’esame Cda Nessuna Delibera Su Partnership Con Ppf.

– Banche: Consiglio Ue Conferma Accordo Vigilanza,nuove Tappe Entro Giugno.

– Cina: A Dicembre Indice Pmi Manifatturiero Sale A 50,9.

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