MILANO (WSI) – Piazza Affari chiude in lieve calo una seduta improntata alla massima cautela in attesa di sviluppi sulla questione greca e dopo dati macro Usa che sembrano rafforzare la prospettiva di un rialzo dei tassi da parte della Fed. In particolare le vendite immobiliari di aprile sono cresciute del 3,4% contro attese di +0,9%.
L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,49% a 23.744 punti. Volumi per 2,86 miliardi di euro. Miste le altre borse europee: a una sostanziale tenuta di Londra si contrappone la marcata debolezza di Francoforte e Parigi.
L’estenuante attesa per un accordo ufficiale tra la Grecia e i suoi creditori e il tonfo della Borsa di Shanghai, provocato da nuove restrizioni sugli investitori, hanno zavorrato i mercati europei.
L’azionario europeo fa dietrofront dopo aver segnato alla vigilia un rialzo poderoso. Maggio si conferma comunque il miglior mese dallo scorso febbraio per l’indice di riferimento Stoxx Europe 600, che è salito +3%.
Chiude in lieve rialzo lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il differenziale sale a 134 punti base col tasso sul decennale del Tesoro all’1,86%. Lo spread della Spagna è in rialzo a 130 punti base col rendimento dei Bonos all’1,83%. Tesoro ha intanto collocato BTP con scadenza nel maggio del 2020, dunque a cinque anni, per 2,434 miliardi di euro. Il rendimento è cresciuto allo 0,85%, i+22 punti base, e il bid to cover è stato pari a 1,48. Sono stati inoltre assegnati 2,000 mld di euro in BTP scadenza giugno 2025 con rendimento all’1,83% in rialzo di 43 punti base dall’asta di aprile e rapporto di copertura di 1,44.
Intanto i ministri delle finanze e i banchieri centrali del G7 si incontrano a Dresda per parlare di economia globale. Una dichiarazione è stata rilasciata dal numero uno dell’Fmi, Christine Lagarde, che ha affermato che c’è ancora molto lavoro da fare con la Grecia. Hans Nichols di Bloomberg prevede che si parlerà molto di Lehman Brothers nel meeting del G7 dei ministri delle finanze, a Dresda. L’America è preoccupata, d’altronde, che la crisi greca possa sfuggire al controllo, scatenando turbolenze finanziarie simili a quella storica, quando Lehman Brothers fallì nel settembre del 2008.
Tra i titoli: debole Saipem che cede il 3% dopo che la concorrente Seadrill ha espresso cautela sul futuro a causa della riluttanza delle compagnie energetiche a investire. Tonica Stm sulla scia dell’annuncio dell’acquisizione di Broadcom da parte di Avago Technologies che ravviva le attese di M&A in tutto il settore dei semiconduttori. Tra i bancari il titolo ordinario MPS chiude in calo dell’1,30% e si avvicina alla parità rispetto ai diritti (+2,21%) in una seduta decisamente meno volatile delle precedenti.
Sono andate bene anche le Finmeccanica (+2%), complice l’accordo raggiunto tra la controllata Alenia Aermacchi e i sindacati. Le Telecom Italia hanno guadagnato lo 0,53%, beneficiando della notizia che e’ arrivato l’ultimo ok prima dello scioglimento di Telco, la scatola che detiene oltre il 22% del capitale. Ha infatti dato semaforo verde all’operazione l’Antitrust argentino.
Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,0909 dollari (1,0906 ieri in chiusura) e a 135,56 yen (134,83). Sul valutario l’attenzione è soprattutto sullo yen, che è scivolato al minimo in 12 anni nei confronti del dollaro, alimentando il rally del Nikkei 225 della Borsa di Tokyo più duraturo dal 1988. La valuta giapponese si è attestata a 124,26 (123,63), al minimo dal dicembre del 2002. Sia il Nikkei 225 che il Topix sono saliti per la decima sessione consecutiva. Nikkei ha chiuso in rialzo +0,39% e ha testato il nuovo record in 15 anni, a 20.609 punti. Male invece Hong Kong -2,23% e Sidney -0,21%, mentre Seul ha riportato +0,16%.
Focus sull’euro: Euro/franco svizzero -0,35% a CHF 0,9457; euro/yen +0,71% a JPY 135,75. Euro/sterlina +0,62% a GBP 0,7144.
Tra le materie prime, i futuresWti perdono mezzo punto percentuale attestandosi a 56,97 dollari al barile. Brent +0,79% a $62,55. Oro +0,26% a $1.189,60. Argento +0,41% a $16,72.
(DaC-Lna-MT)