MILANO (WSI) – Borsa Milano risale dai minimi testati durante la seduta, ma chiude in ribasso di quasi un punto percentuale, sotto pressione a causa di alcune storie societarie – Banca Popolare di Milano in testa. Oltre a BPM, che è scesa quasi -9%, focus sul titolo Snam, in flessione di cinque punti percentuali dopo la decisione di Eni di vendere la partecipazione dell’11,7% detenuta nel principale network di gas naturale italiano. Il Ftse Mib ha perso lo 0,96% a 17.090,62 punti. Spread Btp Bund in rialzo sopra 255 punti base.
Pesa la decisione della Bce di tagliare le stime sul Pil europeo, mettendo in guardia contro i rischi che gravano sulla ripresa.
Segni meno anche nel resto dell’azionario europeo. Focus sui continui record di Wall Street, che continua a correre in modo inarrestabile: nuovi massimi storici per lo S&P 500 e il Dow Jones.
Azionario asiatico in lieve calo con il benchmark MSCI Asia Pacific Index messo sotto pressione dalle perdite della Borsa di Tokyo, scatenate dal rafforzamento dello yen. Il benchmark dei listini asiatici rimane in rialzo +11% da inizio anno.
“Non è sorprendete che i titoli azionari siano scesi un po’ dopo i forti guadagni – ha commentato Soichiro Monji, responsabile strategist presso Daiwa SB Investments – Sarebbe stato strano se non ci fosse stata una piccola correzione”.
MSCI Asia Pacific Index è scambiato a un valore pari a 14,3 volte le stime sugli utili, contro i 20,7 del Nikkei 225, il 14,8 dello S&P 500 e il 13,3 dello Stoxx Europe 600, stando ai dati di Bloomberg.
Da segnalare come l’indice della forza relativa a 14 giorni del Nikkei, una misura che calcola il momentum di trading, sia salito oltre la soglia di 70 punti per il terzo giorno consecutivo, a conferma di come alcuni trader pensino che la Borsa di Tokyo sia cresciuta troppo e troppo velocemente (+37% quest’anno).
Nella sessione odierna, indice giapponese Topix -0,8%, Shanghai Composite Index -1%: in Cina reso noto l’indice dei prezzi al consumo, +2,4% ad aprile su base mensile e l’indice dei prezzi alla produzione, in calo -2,6%. Indice coreano Kospi +1,2% dopo il taglio dei tassi operato dalla Banca centrale.
BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni +1,92% a 256,63 punti, lo stesso livello della chiusura di ieri. Il rendimento +1,25% al 3,83%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Male Snam -5,04%, sotto pressione le banche dopo i recenti rialzi, Mediaset in ribasso dopo la condanna di Berlusconi; Telecom Italia positiva dopo i conti (+1,81%). Questo il quadro principale della giornata.
In controtendenza anche Fondiaria Sai che rimonta dopo i cali di ieri, Fiat Industrial e Lottomatica +1,5%. Tra gli istituti finanziari, Bpm cede l’8,67% dopo essere stata sospesa per eccesso di ribasso. Il report di Unicredit parla di indiscrezioni stampa relative a un possibile congelamento del progetto di trasformazione in SpA dell’istituto. Tra i peggiori anche Prysmian – che ha accusato una perdita netta di 2 milioni nel primo treimstre – Pop Emilia e Terna.
TRA GLI ALTRI MERCATI – Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,56% a $96,08 al barile. Oro -0,66% a $1.464 l’oncia.
In ambito valutario, l’euro -0,14% a $1,3133; dollaro/yen +0,09% a JPY 99,08; euro/franco svizzero -0,06% a CHF 1,2298.
REPORT IG
Il risk on sui mercati aumenta il costo opportunità di detenere dollari Usa e molti operatori preferiscono approfittare delle appetibili opportunità che offre l’azionario. Ipotizzando una prosecuzione del rally azionario, è possibile che il Bund perda rapidamente quota e lo spread si restringa ulteriormente. Un target ambizioso rimane a 230 punti base.
REPORT PIAZZA AFFARI DI UNICREDIT
Standard & Poor’s ha confermato il rating a lungo termine di A2A a ‘BBB’ con outlook negativo e dil rating a breve termine a A-2 premiando il programma di riduzione deldebito e l’efficacia della strategia finanziaria, volta a dotarsi anticipatamentedelle risorse finanziarie per il rimborso dei debiti in scadenza.
Il gruppo Impregilo, in associazione con Pearson Corporation, si è aggiudicata la gara dal valore di USD254 mln per la progettazione e la realizzazione del sistemadi raccolta e trattamento delle acque reflue di Washington DC.
Lottomatica (EUR20,60): ha chiuso il 1Q13 con un fatturato a EUR798 mln (+2,2% sul 1Q12) e con un utile in crescita da EUR58 mln a EUR75 mln.
Telecom Italia(EUR0,637): ha chiuso il 1Q13 con l’utile netto in calo del 39,8% a EUR364 mln, sotto le attese pari a EUR565 mln. Pesano le difficili condizioni di mercato in Italia. L’Ebitda si attesta a EUR2,67 mld (-10,1%), i ricavi dell’8,1% a EUR6,8 mld e l’indebitamento finanziario a EUR28,767mln. Con riferimento a 3 Italia, Telecom proseguirà gli approfondimenti inmerito alla possibile operazione con Hutchison Whampoa.
ASTE TITOLI DI STATO ITALIANI
Il Tesoro offrirà fino a EUR8,0 mld di titoli di Stato nelle aste a medio lungo dilunedì prossimo, compresa la riapertura del Btp a 15 anni. Secondo quanto comunicato ieri a mercati chiusi, in asta andranno fino a 3,5 mld del benchmark triennale maggio 2016, fino a 1,5 mld del marzo 2026 e fino a 3 mld del nuovo Ccteu novembre 2018. Oggi intanto focus sui collocamenti spagnoli: fino a 4,5 mld sulle scadenze 2016,2018, 2026.
LE NEWS ESSENZIALI DAL DESK
– Telecom: pro e contro dell’affare con 3 Italia.
– Lottomatica: target rivisto al rialzo.
– Moleskine: tutte le potenzialità che questo titolo offre.
– Bce: Aste Titoli Italia E Spagna Determinanti Per Allentare Tensioni.
– Bce: Basso Potenziale Crescita Per Italia, Spagna, Portogallo E Grecia.
– Bce: Previsioni Pil 2013 A -0,4%, Nel 2014 +1,0%, Nel 2015 +1,6%.