Passo indietro della Borsa valori che dopo essere salita a
livelli record subisce l’offensiva ribassista; l’indice Mibtel cede l’1,84%, a
26.933 punti, mentre il Mib30 perde il 2,35%, a 39.702 punti.
È stata una
seduta a due facce, con il listino ancora in convincente rialzo fino a oltre
metà seduta. Incurante del calo di ieri di Wall Street, in questa fase il
Mibtel saliva fino al +0,9% (massimo nel durante di 27.696 punti). La
svolta avveniva con un calo del future e una serie di prese di beneficio sui
titoli più gettonati nei giorni scorsi; in contemporanea perdeva leggermente
terreno Wall Street, in attesa della riunione della Fed, e scendevano le
altre piazze, anche se in misura minore rispetto al nostro mercato. Tra i
titoli piu’ bersagliati spiccano le Enel, che hanno ceduto il
3,63%, con riferimento a 4,08 euro. Ma in difficolta’ sono apparse anche le
Fiat, che chiudono con un -3,05%, mentre Eni segna -1,17% e Generali
tiene con un +0,17%. Tra i telefonici indietreggiano Tim (-2,32%), Telecom
(-3,25%), Olivetti (-3,14%). Mediolanum, ieri in forte ascesa, scende oggi
del 7,56%, Bipop perde il 7,76%, Parmalat il 6,40%. Sul resto del listino
si nota lo spunto di Assitalia (+16,05%), su cui Ina effettuera’ un’Opa, di
Banca Lombarda, che ha annunciato l’avvio a breve del trading on line, di
Bpm (+7,22%), di Monte Paschi (+3,80%), forse piu’ vicina alla Bnl
(+4,18%) che oggi ha annunciato iniziative nell’e-commerce. Sempre in
ambito bancario prosegue il rialzo di Banca Fideuram (+8,49%).