MILANO (WSI) – La Borsa di Milano non riesce a consolidare i rialzi della vigilia. Complici dati deludenti sul piano economico in Europa, il Ftse MIB fa segnare una flessione del -0,46% a 23.248,52 punti. L’Eurostoxx 50 cede lo 0,62%. L’indice di riferimento europeo chiude la settimana con la perdita più pesante delle ultime sei (-3,94%), in un’ottava che è stata influenzata dalla mossa choc della Cina volta a indebolire lo yuan.
In una seduta fiacca, anche per il clima ferragostano, le Borse europee hanno dato vita a una seduta interlocutoria in attesa del via libera definitivo dell’Eurogruppo (la riunione è in corso) al pacchetto di aiuti per la Grecia. Proprio la Borsa di Atene, nel timore di una imminente fase di instabilità politica che potrebbe anche portare a nuove elezioni dopo le divisioni nella maggioranza sul piano europeo di salvataggio, ha subito i movimenti piu’ drastici: -1,8% l’indice di riferimento. Flessione di mezzo punto percentuale per Parig e Madrid, mentre Francoforte ha limitato il passivo a -0,27%
A piazza Affari giornata negativa dei bancari e il ritorno delle vendite su Enel e Eni (rispettivamente -1,2% a -1,1%). Nel lusso, particolarmente colpito nei giorni da un effetto domino legato alla svalutazione della yuan, hanno proseguito il rimbalzo Ferragamo (+0,95%), Tod’s (+0,97%) e Moncler (+0,57%).
Finale di seduta stabile per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco ha chiuso a 116 punti base, stessa quotazione raggiunta ieri in chiusura. Limatura al rialzo per il rendimento del decennale italiano, all’1,82% dall’1,80% dell’ultimo closing.
La notizia del giorno è che la Cina non ha svalutato la valuta nazionale, dopo aver ridotto il valore dello yuan di circa il 5% in tre giorni. Le autorità hanno sottolineato che dati i fondamentali economici solidi, non c’è motivo per svalutare ulteriormente la divisa. Le rassicurazioni hanno calmierato gli animi nelle sale operative.
In Grecia il parlamento ha finalmente approvato il terzo pacchetto di aiuti, mentre il Bundestag tedesco potrebbe anche finire per respingerlo. Le discussioni parlamentari sono ancora in corso stamattina.
In ambito macro, l’economia tedesca ha registrato una buona accelerazione, mentre quella francese è in fase di stagnazione: la crescita è stata nulla nel secondo trimestre.
In Asia la Borsa cinese ha registrato la seduta migliore da in piĂą di due mesi di tempo
Sul valutario, l’euro cede -0,13% a 1,1136 dollari dopo che ieri aveva sfiorato 1,12. Dollaro/yen -0,11% a 124,29. Euro/sterlina -0,03% a 0,7139, euro/franco svizzero -0,10% a CHF 1,0876.
Tra le materie prime, i futures sul petrolio Usa +0,92% a $42,63 al barile; Brent -0,59% a $48,93. Oro +0,22% a $1.117,55. Argento +0,17% a $15,47 l’oncia.
(DaC-MT)