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Borsa Milano chiude in rosso, Ftse Mib -0,68%

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MILANO (WSI) – Piazza affari chiude in calo una seduta volatile e debole per le Borse europee, con gli investitori cauti in attesa del referendum in Scozia per l’indipendenza. L’ipotesi di una vittoria dei si innervosisce i mercati.

“Ogni incertezza sul fronte politico o economico – ha detto Michael Hewson, market strategist per CMC Markets – rende sempre gli investitori nervosi e il voto scozzese va proprio a creare questa incertezza. Questo suggerisce che continueremo ad assistere ad ulteriore debolezza nei mercati, visto che ci sono numerose incertezze”

L’indice Ftse Mib cede lo 0,68% a quota 21.150 punti. In calo anche le altre borse Ue. L’indice pan europeo FTSEurofirst 300 ha chiuso in calo dello 0,4% a quota 1.385. Chiusura debole per la Borsa di Londra. L’indice Ftse-100 segna -0,08% a 6.829 punti. Archivia gli scambi in calo la Borsa di Parigi. L’indice Cac 40 cede lo 0,50% a 4.452,37 punti. Termina la seduta in ribasso dello 0,49% la Borsa di Francoforte. L’indice Dax arretra a 9.710,7 punti.

Chiude in rialzo a 137 punti base dai 134 di ieri lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il tasso sul decennale si attesta al 2,36%. Il differenziale della Spagna archivia la seduta a 120 punti base col rendimento dei Bonos al 2,19%.

Seduta difficile per il Monte dei Paschi di Siena in Piazza Affari: il titolo, che dal pomeriggio ha accusato una forte corrente di vendite, ha ceduto il 4,56% finale a 1,109 euro, tra scambi poco superiori alla media quotidiana recente. Secondo gli operatori saranno cruciali i prossimi stress test europei, con qualche analista che vede il gruppo senese ‘a rischio’ in questo esame, fino a ipotizzare la necessità di un nuovo aumento di capitale.

Sempre tra i bancari lettera su Bper che arretra del 3,65%. In decisa controtendenza Telecom che archivia la seduta con un progresso del 3% dopo l’annuncio di America Movil di studiare con Oi un’offerta per Tim Brasil. Altro tema della giornata di Borsa è Finmeccanica che sul finale ridimensiona il rialzo a un +1,65% sulle notizie di stampa circa una maxi offerta cinese per Ansaldo Breda e Ansaldo Sts. la società di segnalamento ferroviario tra le migliori performance del listino con un balzo superiore al 7%. Toniche le Fiat che si apprezzano dell’1,65% mentre perdono il 3,50% Cnh Industrial.

Nel frattempo la flessione dei prezzi delle materie prime, causata dal rafforzamento del dollaro, fa male al settore minerario ed energetico. Il biglietto verde è salito ai massimi di sei anni contro lo yen favorito dalle speculazioni che la Fed alzerà i tassi prima del previsto.

Sul versante macro, è calato a 5,54 miliardi da 5,57 miliardi il deficit commerciale in Francia. Anche se la situazione dei conti con l’estero è leggermente migliorata, è risultata peggiore delle attese degli analisti che erano per un passivo di 5 miliardi.

Lo Spread Btp-Bund è stabile e si attesta a 134 punti base con un rendimento del Btp decennale al 2,30%.

Le Borse dell’area asiatica sono in calo per la quarta seeduta di fila, con l’indice di riferimento che testa i minimi di tre settimane.

L’indice Msci della regione Asia Pacifico fa -0,3%. Pesano i titoli delle aziende legate al consumo e la seduta no ieri di Wall Street, con l’S&P 500 che ha ritracciato dai livelli record.

Chiusura positiva per la borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,28% a 15.749,15 punti.

Sul valutario euro in calo sul dollaro in apertura dei mercato valutario europei. La moneta unica viene scambiata a 1,2874 dollari, mentre ieri, secondo le rilevazioni della Bce, valeva 1,2947 dollari.

Tra le materie prime, rame, nickel e altre commodities scivolano dello 0,5-1%, mentre l’oro viaggia sui minimi di tre mesi. Il Brent scambia intorno ai 100 dollari al barile dopo aver bucato tale soglia ieri. È la prima volta che succede da 16 mesi a questa parte.