MILANO (WSI) – Dopo una partenza in lieve rialzo Piazza Affari vira in negativo e chiude con l’indice Ftse Mib in flessione dell’1,15% a 21.312 punti. In calo al 2,81% i rendimenti dei Btp a 10 anni. Sul mercato dei cambi, euro poco mosso a 1,3604 dollari (1,3590 venerdì) e 138,56 yen (138,67), mentre il rapporto dollaro/yen si attesta a 101,85 (102,10). In calo, infine, il prezzo del petrolio: il future agosto sul wti cede lo 0,73% a 103,29 dollari al barile.
L’attesa di un buon recupero degli indici dopo lo scivolone della seduta precedente sembra dunque svanire rafforzando in alcuni operatori la convizione che quello di venerdì non sia stato un movimento occasionale e legato solamente alla notizia di Erste Bank, che ha registrato un aumento delle rettifiche su crediti in Ungheria e Romania.
“Anche alla luce degli precedenti dati macro, c’è un complessivo, e direi anche vistoso, rallentanamento della crescita economica” dice a Reuters un’operatrice commentando il dato di stamane sulla produzione industriale tedesca scesa dell’1,8% su mese a maggio a fronte di attese di una variazione nulla, il calo maggiore da oltre tre anni.
Al peggioramento del quadro macro va ad aggiungersi “un calo di liquidità disponibile sul mercato anche dovuto ai diversi aumenti di capitale, specialmente nel settore bancario, e alle numerose Ipo che drenano risorse”, osserva inoltre l’operatrice all’agenzia di stampa.
Tra i singoli titoli, corre Mediaset dopo l’annuncio dell’accordo con Telefonica per l’ingresso del gruppo spagnolo in Mediaset Premium con una quota dell’11,1% per circa 100 milioni di euro.
Continua la fase di debolezza del nostro listino ma secondo l’analisi tecnica al momento il movimento è da inquadrare come una normale correzione tecnica, come una tendenza secondaria di correzione.
La tendenza primaria di medio – lungo periodo infatti rimane impostata al rialzo. E’ probabile che questa fase di debolezza si rivelerà l’ennesima occasione di acquisto.
In tutta Europa pesano i dati macro. In Germania la produzione industriale è scesa a maggio dell’1,8% su base mensile. Si è trattato del più forte calo da due anni e il terzo mensile di fila. Se l’Europa vuole solidificare una fase di ripresa ancora insignificante, è meglio che le fabbriche tedesche tornino a produrre.
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, hanno perso terreno le banche e Yoox, quest’ultima colpita dai realizzi dopo due sedute positive. Ancora bene Gtech, mentre ha vissuto una giornata in altalena Mediaset dopo l’annuncio dell’ingresso di Telefonica nel capitale della pay tv Premium: in rialzo per gran parte della giornata, sul finale il titolo è scivolato in rosso.
L’azionario asiatico intanto è scivolato dai massimi dei sei anni, mentre il dollaro si rafforza contro le principali rivali. L’indice MSCI della regione Asia Pacifico perde lo 0,1%. La Borsa di Tokyo ha ceduto lo 0,37%.
Treasuries Usa in calo: sui prezzi si fanno sentire i rumor circa un possibile rialzo dei tassi.
Dopo gli ultimi dati positivi sul mercato del lavoro americano, i mercati scommettono che la Federal Reserve varerĂ misure di politica monetaria restrittive prima del previsto.