NEW YORK (WSI) – I listini europei hanno chiuso in positivo riguadagnando le posizioni perse alla vigilia, ma cedendo dai massimi di meta’ giornata a causa delle nuove sanzioni decise dalla Ue contro la Russia. Parigi, Londra e Francoforte hanno guadagnato circa mezzo punto percentuale e anche Milano si e’ mossa in linea.
A Piazza Affari il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni a +0,7% e il Ftse All Share a +0,62%. Bene, in particolare, tutto il settore bancario che era stato fra i piu’ penalizzati nell’ultima seduta. Ubi ha guadagnato il 2,98% e Unicredit l’1,34%. Acquisti anche su Enel Green Power (+2,15%) che ha annunciato un investimento da 98 milioni di dollari per un parco eolico in Uruguay. Per contro male il lusso con Yoox in calo del 3,54% e Ferragamo -3,18%. In arretramento anche Saipem che ha rivisto al ribasso le stime per il 2014 e ha ceduto il 2,82%
Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,3414 dollari (1,3440 ieri in chiusura) e 136,935 yen mentre il biglietto verde vale 102,074 yen. Il petrolio e’ in calo e scivola dello 0,63% a 101,03 dollari al barile. Chiusura stabile per lo spread tra Btp e Bund che segna 152 punti base, un livello mantenuto per tutta la giornata. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,63%.
Il Tesoro ha collocato in asta Bot a 6 mesi per 7 miliardi di euro, a un tasso in calo allo 0,236%, segnando così un nuovo minimo. Le richieste sono state pari a 12,2 miliardi di euro con un rapporto copertura di 1,75. I risultati migliori del previsto nel settore finanziario europeo stanno favorendo il settore.
A luci ed ombre per la verità i conti di Deutsche Bank: battute le stime anche se profitti e ricavi sono calati. La banca tedesca ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di 237 milioni di euro, in diminuzione del 29% rispetto ai 334 milioni registrati nello stesso periodo del 2013. Il dato ha deluso le attese degli analisti, che stimavano un profitto di 545 milioni.
Ancora meglio ha fatto Ubs. L’istituto svizzero ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con profitti superiori alle attese, in crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2013 a 792 millions di franchi svizzeri (circa 652 milioni di euro).
L’azionario asiatico scambia anch’esso in rialzo, con l’indice di riferimento della regione che sale ai massimi di sei anni.
Il benchmark MSCI dell’area – escluso il Giappone – avanza dello 0,3%, con quattro titoli azionari positivi per ogni tre che cedono terreno.
Chiusura positiva per la Borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che ha messo a segno un rialzo dello 0,57% a 15.618,07 punti, toccando i nuovi massimi degli ultimi sei mesi.
Per il Kospi sudcoreano è la chiusura migliore da agosto 2011, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha toccato livelli che non si vedevano da novembre 2010.
In ambito di reddito fisso, i bond governativi sono in flessione prima che la Federal Reserve annunci le sue nuove decisioni di politica monetaria nel pomeriggio. Lo Spread tra Btp e Bund scende a 150 punti base, mentre il titolo decennale italiano rende il 2,66%.
Le autorità di politica monetaria dovrebbero ridurre la quantità di bond acquistati per la sesta volta e allo stesso tempo decidere quali sono le condizioni che porterebbero a un rialzo dei tassi di interesse.