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Borsa Milano corre +2%. Buy su Telecom, FCA e Saipem

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MILANO (WSI) – Borsa Milano ha segnato un rialzo molto solido, con il Ftse Mib che balza +1,96% superando quota 18.700 punti, attestandosi in area 18.708,93. Nel pomeriggio le piazze europee sono state favorite dall’avvio tonico di Wall Street, con gli indici in rialzo di oltre l’1%. Euro sotto 1,18, penalizzato dalle attese per un Quantitative Easing in Europa.

Mettono a segno progressi del 4-5% Yoox, Saipem, che si rifà dopo il selloff di ieri, Telecom, Tod’S, Pop Milano. Bene anche FCA. Nessun titolo chiude in rosso.
A livello settoriale, i bancari chiudono in rialzo di oltre il 2,5% circa; non lontana dalla parità invece MPS. Bene anche i petroliferi nonostante il calo continuo del greggio.

I futures sul Brent e sui mercati Usa sono scesi sui minimi di quasi sei anni dopo che gli Emirati Arabi, uno dei grossi produttori dell’Opec, ha ribadito la correttezza della decisione di non tagliare la produzione. Il contratto Wti è sceso sotto i 45 dollari al barile.

Sul versante macro, ha sorpreso in positivo la produzione industriale in Italia in novembre. In Gran Bretagna l’inflazione core in dicembre è diminuita al livello più basso degli ultimi 15 anni.

Sui mercati europei tornano le speculazioni su un imminente interveto della Bce, dunque su un QE, per far fronte alla minaccia della deflazione. A tal proposito in Germania i prezzi all’ingrosso sono scesi -1% a dicembre, più del previsto, confermando le preoccupazioni sul brusco calo dell’inflazione.

Fari su Saipem, dopo il crollo di ieri e il divieto di vendite allo scoperto stabilito dalla Consob. Titolo +1,87%. Buy anche su Telecom, che sale quasi +4% e bene le banche: Mps +0,15%, Bper +1%, BPM +1,74%, Banco Popolare +1,12%, Intesa +1,38%, Unicredit +1,45%, Ubi Banca +0,66%. Tra titoli di altri settori da segnalare Campari +2,44%, Enel +2%, Eni -0,66%, FCA +2%, Tenaris -1,40%. Tod’s +4,6%.

Continua il tonfo dei prezzi del petrolio, con i futures sul contratto a New York Wti che crollano ai nuovi minimi dal 2009 fino a $44,46 e che verso le 18 ora italiana scendono oltre -3,4% a $44,50. Il Brent ha ceduto fino a -4,6% a $45,23: al momento perde -4,20% a $45,44. Oro +0,54% a $1.239,40 l’oncia. Le quotazioni del greggio continuano a testare i valori più bassi in 5 anni e mezzo.

“Un ulteriore scivolone dei prezzi del petrolio metterà sotto pressione i corsi azionari – ha commentato in un’intervista rilasciata a Bloomberg Michael McCarthy, responsabile strategist di mercato presso CMC Markets – Prevediamo un sostegno per gli asset considerati beni rifugio”.

Sui mercati valutari euro -0,43% a $1,1779; dollaro/yen +0,25% a JPY 118,62. Euro/yen -0,15% a JPY 139,87.

Mercati asiatici nel complesso negativi nonostante i dati positivi giunti dalla Cina. La Borsa di Tokyo ha assistito al calo del Nikkei 225 -0,64%; Shanghai +0,22%, Seoul -0,20%, Sidney -0,33%. (Lna-DaC)