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Borsa Milano corre. Analisi tecnica, Ftse Mib punta alla prossima resistenza chiave

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MILANO (WSI) – Con il forte rally della vigilia, il Ftse Mib è riuscito a cancellare le perdite di inizio settimana, alimentate dall’escalation delle tensioni tra Ucraina e Russia. Tensioni che si sono solo apparentemente smorzate nella giornata di ieri, con il presidente russo Vladimir Putin che ha annunciato il ritiro delle truppe dall’Ucraina.

Proprio in serata Mosca ha annunciato però di aver effettuato con successo un lancio di prova di un missile balistico intercontinentale RS-12M ‘Topol’. Gli Usa a questo punto valutano sanzioni su banche russe, mentre il colosso Gazprom minaccia di fermare le forniture di gas verso l’Europa. La Russia minaccia anche di smobilizzare Treasuries e dollari.

Dopo un avvio negativo Ftse Mib ha effettuato una virata in positivo, chiudendo in rialzo dell’1,38% a quota 20.757. Spread BTP-Bund a 10 anni in calo di oltre il -3% a 176,27 punti base, tassi decennali -1,25% al 3,37%.

Per il Ftse Mib, la prima area di resistenza a quota 20.713,6 è stata violata. Si prevede dunque aumento della trendline rialzista verso la successiva area di resistenza 21.429. Tra i titoli bancari, balzo di Mps.

Dal fronte economico reso noto il Pil dell’Eurozona, in fase di accelerazione. Italia esce dalla recessione con un rialzo però di appena +0,1%; bene dati Pmi. Di fatto, il Purchasing managers index (Pmi) relativo all’insieme di manifatturiero e terziario dell’Eurozona si è attestato a febbraio a 53,3 punti, massimo da 32 mesi e a fronte di 52,9 punti a gennaio.n Italia il relativo indice Pmi si è attestato a 53,4 punti, massimo da 34 mesi secondo Markit.

Ma arriva il monito dell’Ue sulle misure dell’Italia per la riduzione del debito pubblico, considerate insufficienti.

In Asia prevalenza di segni positivi complice il forte balzo di Wall Street: sotto pressione Shanghai -0,89%, positivi Kospi +0,88% e l’indice Nikkei, che ha chiuso con un rialzo +1,20%, al massimo di chiusura di una settimana, a quota 14.897 punti.

Sul valutario l’euro -0,19% a $1,3716; dollaro/yen +0,18% a JPY 102,38. Euro/franco svizzero -0,05% a CHF 1,2186, euro/yen -0,01% a JPY 140,43.

Sul fronte delle materie prime, i futures sul petrolio -1,92% a $102,91, oro -1,21% a $1.333,90.