MILANO(WSI) – Borsa Milano fa incetta di guadagni anche oggi dopo il balzo della vigilia. L’indice Ftse Mib e’ salito del 2,93% oltre 16.490 punti sui massimi giornalieri, con i mercati che continuano a scommettere sulle novità provenienti nelle ultime ore dalla politica italiana. Spread sotto 270 punti e tassi a 10 anni ai minimi di due anni e mezzo sotto il 4%.
Sebbene gli ultimi report economici continuino a essere scoraggianti sia sul versante della produttivita’, che dei consumi e del lavoro, facendo intendere al contempo come sia molto difficile la possibilita’ di una riduzione della pressione fiscale, gli operatori di borsa guardando al lungo termine e sperano in una soluzione allla crisi sistemica di un’economia tenuta in vita artificialmente dalla Bce. In questo senso l’appello di Bankitalia di oggi, che chiede al nuovo governo – che sia politico o del presidente – di rispettare gli obiettivi di deficit del 3%, ma anche di varare una serie di riforme.
Tassi Btp a 10 anni scendono sotto la soglia del 4%, ai minimi dal novembre del 2010. A tal proposito Goldman Sachs ritiene che in caso di formazione di un esecutivo lo spread potrebbe continuare ad oscillare ai livelli correnti, scendendo comunque ulteriormente, a 275 punti base.
Acquisti sui BTP, con il rendimento dei titoli a due anni già crollato ai minimi record. Ora è attesa per la formazione di un nuovo governo, con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha il coltello dalla parte del manico e non vorrà essere sottoposto ad alcuna condizione.
Tra i papabili alla carica di premier, Giuliano Amato, ma si fa avanti anche il nome di Matteo Renzi. Le consultazioni si concluderanno già nella giornata di oggi.
Crisi debiti sovrani europei sempre in primo piano; occhio all’avvertimento della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha lanciato un chiaro messaggio ai paesi dell’Eurozona, affermando che devono prepararsi a cedere la loro sovranità in alcuni casi. Intanto proprio Giuliano Amato afferma che di sola austerity si muore e assicura che, nel caso in cui fosse scelto a premier del nuovo governo, non imporrebbe alcuna patrimoniale, cosa fece nel 1992.
Dal fronte economico, delusione per il dato sui direttori di acquisto della Cina, pubblicato da HSBC Holdings e Markit Economic, che si è attestato su base preliminare a 50,5 punti dai 51,6 finali di marzo e contro i 51,5 attesi da Bloomberg.
Decisamente male anche l’indice PMI dell’Eurozona, ormai in contrazione da 15 mesi. E non c’è ormai alcun dubbio sul fatto che la crisi abbia seriamente infettato la Germania.
Per l’Italia, risale invece ad aprile la fiducia dei consumatori., ma l’Istat mette in evidenza come il 70% delle famiglie italiane stia tagliando su cibo e sanità”.
Prosegue la stagione degli utili societari in Europa; delle società che hanno reso noti i loro risultati di bilancio, quotate sul benchmark di riferimento Stoxx 600, il 59% circa ha battuto le attese degli analisti, mengre il 61% ha deluso le previsioni. L’indice azionario Stoxx Europe 600 in crescita per la terza sessione consecutiva.
Tra i titoli europei, occhio al balzo di ARM, designer di chip per l’iPhone di Apple, che ha segnato il balzo più sostenuto in nove mesi. Molto bene anche le quotazioni di Richemont, la casa francese a cui fa capo la gioielleria Cartier, che hanno segnato il rialzo più forte da gennaio. L’indice Stoxx 600 rimane comunque in flessione -3,7% dal massimo testato lo scorso 14 marzo.
“Siamo ragionevolmente positivi e intravediamo un altro rialzo compreso tra +7% e +10% per l’azionario globale quest’anno”, commenta in una intervista rilasciata a Bloomberg Alan Higgins, responsabile investimento presso Coutts”.
BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni -3,18% a 268,70, a fronte di un tasso BTP decennale -3,74% al 3,94%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Protagonista assoluto di giornata il titolo Stm, dopo che il produttore di chip ha reso noto di prevedere per il secondo trimestre vendite in crescita +3% circa rispetto al periodo precedente. In media gli analisti avevano previsto una crescita +6% a $2,13 miliardi. Nel primo trimestre, è stata sofferta una perdita netta di $171 milioni, che ha portato le perdite totali degli ultimi sei trimestri a $1,3 miliardi. Le quotazioni hanno chiuso in netto rialzo.
A livello settoriale bancari positivi in scia al calo dei rendimenti dei titoli di stato e alla discesa del differenziale con i Bund, sceso sotto quota 270. Unicredit +5% circa, Intesa in rialzo di oltre il 3%. Salgono di oltre il 6% Pop Emilia e Pop Sondrio. Attenzione al terremoto nel vertice di BPM, con le dimissioni del presidente Filippo Annunziata, che ha invitato gli altri amministratori a fare altrettanto. Il titolo e’ sceso oltre -2% ma nel pomeriggio si allinea al trend rialzista di borsa. Fiat in progresso dopo il buy di Ubs.
Corre Telecom Italia, in scia al restringimento dello spread e in attesa di novità sulle annunciate operazioni straordinarie, integrazione con 3 Italia e scorporo della rete fissa. Aiuta la conferma di una fonte ieri alle recenti indiscrezioni di stampa che indicavano una valutazione di 3 Italia pari al 10% del capitale di Telecom. Leggi articolo Insider per conoscere rumor.
TRA GLI ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,57% a $1,2992; dollaro/yen -0,10% a JPY 99,10; euro/franco svizzero +0,11% a CHF 1,2218.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,17% a $88,15 al barile, oro -0,20% a $1.418,30.
OPINIONE DI FILIPPO A. DIODOVICH, MARKET STRATEGIST DI IG MARKETS
Preoccupante, quindi, che la Germania considerata da tutti la locomotiva dell’economia di Eurolandia sembra essere stata risucchiata nella crisi. E anche le prospettive per i prossimi dodici mesi sono in flessione. Il clima di fiducia delle imprese fornitrici di servizi sull’andamento delle attività economiche nel paese tedesco si è attestato ai minimi da inizio anno.
Interessante osservare come siano, invece, diminuite le pressioni inflazionistiche (combinazione tra prezzi più bassi delle materie prime e taglio dei prezzi per fronteggiare la debole domanda) aumentando così le possibilità che la banca centrale europea possa decidere nei prossimi meeting del Consiglio Direttivo d’intervenire per sostenere una ripresa delle attività economiche in Eurolandia. Lo stesso governatore della Bundesbank e membro della BCE, Jens Weidmann, aveva allertato su un possibile taglio del costo del denaro (25 punti base dallo 0,75% allo 0,50%) se i dati macroeconomici fossero ulteriormente peggiorati.
Dopo la pubblicazione degli indici PMI crollano le quotazioni del cambio euro/dollaro, sceso al di sotto dello strategico supporto a 1,30, minimo del 17 aprile e area di transito della media mobile a 50 sessioni.
Il cedimento di tale sostegno ha dato forza alle pressioni ribassiste che potrebbero spingere il cross a scendere ulteriormente verso 1,2975, 50% del ritracciamento di Fibonacci del rally di aprile, e 1,2920, ultimi appigli utili per scongiurare una caduta fino sullo strategico supporto a 1,2750.
Debole anche il principale indice azionario tedesco, il Dax, che ha toccato un minimo intraday in area 7450 punti per poi risalire a 7470.
SPUNTI DAL DESK
– In aprile ripresa della fiducia dei consumatori italiani.
– Btp, tasso 10 anni sotto 4% per la prima volta da 2 anni e mezzo.
– Rapporto dollaro/yen potrebbe salire fino a 100 entro venerdì. Outlook analista.
– Bilancio ARM oltre attese, titolo sale fino a +7,9%.
– Outlook JP Morgan sull’euro/dollaro.
– Per gli investitori smart: le società di broker on line non sono giuste per tutti.
– Da crollo a bolla speculativa, Citigroup: sentore crisi 2007.
– Come fare trading in questi giorni di incertezza.
– Def: Istat, riduzione pil 2013 vicina a previsioni governo.
– Pignoramenti di stipendi e pensioni: alt di Equitalia.
– Bpm: maglia nera in borsa dopo dimissioni Annunziata, -1,94%.
– Azionario asiatico in calo per delusione indice Pmi cinese.
(in fase di scrittura)