MILANO (WSI) – Borsa Milano, reduce da forti acquisti, parte con il turbo, con il Ftse Mib +1% circa, ma poi si prende una pausa e chiude in rialzo di appena lo 0,24% a 18.882 punti. Spread BTP-Bund a 10 anni -1,13% a 237,17 punti, a fronte di rendimenti -0,92% al 4,12%. Focus sui risultati dell’asta di BTP a 3 e 15 anni.
Dal fronte macro, resa nota l’inflazione in Italia, che a settembre è scesa allo 0,9%, in decisa frenata rispetto ad agosto (+1,2%).
Il Ftse Mib viaggia al record dal luglio del 2011, grazie ai fondi esteri tra cui quelli americani che stanno riscoprendo l’appetibilità di Piazza Affari. Dall’inizio dell’anno, il listino è in rialzo +19,31% e viaggia a un valore +24,55% su base annua.
Più prudente oggi anche il resto dell’azionario europeo. L’indice di riferimento Stoxx Europe 600 ha segnato ieri un balzo +1,7%, crescendo al ritmo più sostenuto in più di cinque settimane. Su base settimanale, la performance è decisamente più sottotono, con un aumento di appena +0,3%. Buy anche sui mercati emergenti, con l’indice MSCI Emerging Markets che con un +0,9% estende i guadagni settimanali fino a +1,5%.
Migliora il mercato dei bond societari in Europa, con l’indice Markit iTraxx Europe Index, che misura i cds (credit default swap, ovvero contratti per assicurarsi contro il rischio di default) di 125 società europee con rating a investment grade che scende al minimo dallo scorso 19 settembre, a quota 95,3 punti.
Tra i titoli della sessione odierna, focus sul balzo di Autogrill; bancari contrastati. Tra le notizie societarie italiane, il caso Alitalia, con Poste italiane si è fatta avanti per salvarla.
Rischio default Usa sempre in primo piano, mentre prosegue lo shutdown del governo federale, che entra nel suo 11° giorno; tuttavia si apre qualche spiraglio di speranza. Nessun accordo finale è stato ancora raggiunto ma per la prima volta in diversi giorni il presidente Barack Obama e i leader repubblicani si sono mostrati più inclini a innalzare il tetto sul debito, dopo una riunione che si è svolta alla Casa Bianca. Stando a quanto riporta Reuters, un parlamentare repubblicano ha riferito che un accordo potrebbe essere annunciato già nella giornata di oggi.
Detto questo, l’analista di mercato Michael Hewson, intervistato da Cnbc, ha affermato che “qualsiasi accordo non riparerebbe il danno già causato all’economia americana, provocato dallo shutdown in corso, il che rende il rally di mercato della vigilia piuttosto irrazionale”.
La speranza ha provocato infatti acquisti scatenati su Wall Street, a fronte dell’indice della paura, il CBOE Volatility Index (VIX) che è crollato a 16,29 punti, dopo aver testato il massimo in sette settimane, nei giorni scorsi, a quota 21.
Buy anche in Asia, sempre sulla speranza di vedere risolta l’impasse negli Usa. Indice di Tokyo Nikkei 225 +1,48%, Hong Kong +1,20%, indice australiano S&P/ASX 200 +1,63%, Shanghai +1,59%, Kospi +1,17%.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,27% a $1,3556, dollaro/yen +0,22% a JPY 98,37. Euro/franco svizzero +0,09% a CHF 1,2334, euro/yen +0,49% a JPY 133,36.
iguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -1,63% a $101,33 al barile, mentre le quotazioni dell’oro rimangono sotto pressione con 2,16% a $1.268,60 l’oncia.