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Borsa Milano giù, paga stacco dividendi. Spread ai minimi

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MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in calo -0,56% sui massimi di seduta. Il Ftse MIB (attestatosi a 17.506,87 punti) paga lo stacco dei dividendi da parte di una cinquantina di società (vedi sotto). Senza tale fattore il listino principale teoricamente guadagnerebbe +1% circa. Prosegue intanto la buona intonazione sui mercati europei e su quelli dei titoli di stato dei paesi ‘cicala’ dell’area euro. L’avversione al rischio sembra ormai appartenere al passato nell’Eurozona, con i Bond di Italia e Slovenia che crescono di prezzo e appeal.

Stando a quanto riporta Roberto Maggi, strategist di Unicredit, lo stacco dei dividendi è “un fattore che impatta per circa un punto e mezzo percentuale” sul trend di Piazza Affari, che venerdì aveva chiuso la settimana sui nuovi massimi di periodo. Sono una ventina i componenti l’indice che staccano la cedola, tra cui società del calibro di Eni, Saipem, Snam, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Generali.

Dal fronte economico, reso noto il dato sul fatturato dell’industria italiana, che è crollato a marzo – 0,9% su base mensile e -7,6% su base annua. La flessione annuale è la peggiore dal 2009.

Attesa per gli appuntamenti cruciali di questa settimana, che vedono protagoniste le banche centrali: la Bank of England pubblicherà le minute relative all’ultimo meeting, mentre Ben Bernanke, numero uno della Fed, riferirà mercoledì alla Commissione economica del Senato degli Stati Uniti riguardo all’eventualità di una graduale riduzione degli acquisti di bond, dunque riduzione della politica monetaria espansiva fino a qui adottata.

Acquisti sui mercati azionari asiatici, con il Nikkei 225 che ha guadagnato +1,5% attestandosi al record dal dicembre del 2007. Rafforzamento dello yen, sell off sull’argento (-7%), scivolato ai minimi dal 2010, fino a $20,6985 l’oncia, mentre le quotazioni dell’oro hanno perso fino a -1,5%, scendendo per l’ottava sessione consecutiva, la fase ribassista più lunga dal marzo del 2009.

Il rally delle ultime settimane messo a segno dai mercati azionari globali si è tradotto in un aumento della capitalizzazione di mercato di 2.300 miliardi di dollari, portando l’indice di riferimento MSCI All-Country World Index al massimo dal giugno del 2008. Tra gli altri listini azionari oggi, bene anche Hong Kong +1,6%, Shanghai Composite +0,9%.

BTP – I tassi sui BTP decennali -0,69% al 3,87%, mentre il differenziale tra i rendimenti italiani e tedeschi a 10 anni -2,78% a 250,48. Toccati momentaneamente i minimi da gennaio. A favorire un simile ritorno dell’attrattiva dei debito italiano sono stati gli ultimi dati sugli ordini all’industria, che in marzo hanno invertito la tendenza rispetto a febbraio.

A PIAZZA AFFARI – Tra i bancari Mps +1,50%, Bper +0,69%, BPM +0,65%, Banco Popolare +2%, Unicredit -0,60%, Ubi Banca -0,23%, Intesa DanPaolo -1,02%. Altri titoli sotto pressione Lottomatica -1,34%, Ansaldo -1,27%, Atlantia -2,17%, Eni -2,58%, Enel Green Power -1,82%, Pirelli -1,11%, Saipem -1,64%, Snam -3%. Bene Stm +2,6%. Bene Fiat +1,60%, Finmeccanica +1,40%

Telecom Italia (EUR0,657): Nomura tagia il target price da EUR0,68 a EUR0,58, con rating Reduce. E’ quanto risulta dal rapporto di Unicredit.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario l’euro +0,34% a $1,2854; cambio dollaro yen -0,26% a JPY 102,65. Euro/franco svizzero -0,25% a CHF 1,2448.

ANALISI TECNICA EUR/USD DI IG – Continuiamo a vedere questo cambio abbastanza debole nelle prossime settimane con un target che collochiamo a 1,2660. Le valute tendono ad anticipare un po’ un eventuale correzione delle borse che potremmo vedere nelle prossime sedute. Gli operatori non sembrano credere più di tanto nella prosecuzione della corsa borsistica e tentano di comprare coperture andando sul biglietto verde. Da segnalare i nuovi massimi da ottobre 2008 per il cambio usd/jpy.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,54% a $95,50 al barile. Oro -1,21% sul Comex a $1.348,20 l’oncia. Prezzi -18% da inizio 2013.

ANALISI PIETRO DI LORENZO (amministratore unico SOSTRADER: BUY & SELL: cosa comprare e cosa vendere

La borsa di Milano archivia la settimana in rialzo: FTSE Italia All-Share (Variazione ultimi 5 giorni 1.817% Variazione ultimo anno +32.525%); FTSE MIB (Variazione ultimi 5 giorni +3.373% Variazione ultimo anno -2.762%); FTSE Italia STAR (Variazione ultimi 5 giorni (+1.2% Variazione ultimo anno +28.191 %).

Fra i titoli maggiori si mettono in evidenza: Mediaset (+12.66%) Fiat (+9.41%) Mps (+8.42%) Ferragamo (+6.18%) IntesaSanPaolo (+5.27%). In rosso invece: Fonsai (-4.42%) Diasorin (-5.33%) Autogrill (-5.04%) Banco Popolare (-4.97%) Campari (-2.82%). I 5 titoli del Footse Mib con maggiori rialzi da inizio anno sono: Fondiaria – Sai +66,49% Mediaset +60,15% Salvatore Ferragamo +48,74% Mediolanum +46,84% Azimut Holding +44,88%. I 5 titoli più deboli: Saipem -25,26% Enel -6,31% Telecom Italia -3,81% Banco Popolare -1,27% Diasorin -0,92%

Passando ad un quadro tecnico generale del mercato, il FTSE MIB disegna una white opening marubozu che prosegue il rally che ha generato un apprezzamento del 17% dai minimi di inizio Aprile.

La Borsa di Milano registra la quinta settimana positiva nelle ultime 6 riportando il FTSE All-Share a contatto con la resistenza chiave passante in area 19.000 punti: ci attendiamo una fase di consolidamento prima che questo livello possa essere superato. Alla grande forza delle principali borse mondiali si contrappone la debolezza dell’oro che scende per la settima sessione consecutiva, in quella che si conferma la peggiore flessione dal marzo del 2009 con un ribasso del 18% da inizio 2013.

Nella seduta di lunedì non apriremo nuove posizioni in quanto sarà piuttosto convulsa a causa dello stacco cedole dividendo per diverse società quotate a Piazza Affari: Acea, Ansaldo STS, Ascopiave, Atlantia, Azimut, Banca Finnat, Banca Generali, Bolzoni, Bonifiche Ferraresi, Brunello Cucinelli, Buzzi Unicem, Caltagirone, Campari,Cattolica Ass., Cembre, Cementir, Credito Emiliano, DiaSorin, Ei Towers, El.En., Enel Green Power, Eni (saldo), Erg, Geox, Generali, Igd, Impregilo, Indesit, Intesa Sanpaolo, Italcementi, Lottomatica, Luxottica, Mediolanum, Piaggio, Pirelli, Ratti,Sabaf, Saipem, Salvatore Ferragamo, Sat, Snam, Sol, Tenaris, Tesmec, Tod’s, Ubi Banca, UniCredit, Unipol, Vianini Industria, Vianini Lavori, Vittoria Ass.

RAPPORTO MPS CAPITAL SERVICES: INFORMAZIONI STAMPA SUI TITOLI

FIAT – Le immatricolazioni in Europa del gruppo continuano ad essere pesantemente penalizzate dal risultato negativo del mercato italiano, in aprile sono state oltre 68.000, per una quota del 6,3%, in crescita comunque dello 0,3% rispetto al mese precedente. In evidenza il buon andamento del marchio Jeep nel Regno Unito e le vendite della nuova Ypsilon (+17,7%).

FINMECCANICA – Secondo quanto riportato da vari quotidiani il tesoro sarebbe orientato a far eleggere De Gennaro come presidente e figura di garanzia e confermare Pansa come C.E.O. anche in caso di azzeramento del board.

IMPREGILO – La società, leader con una quota del 41,25% di un’associazione di imprese, si è aggiudicata la gara promossa dalla Qatar Railways Company per la progettazione e realizzazione della “Red line north underground” di Doha. Il valore totale del contratto ammonta a circa 1,7 Mld€.

INTESA SANPAOLO – Generali ha votato a favore della lista presentata da Compagnia di San Paolo e Cariplo per il rinnovo del consiglio di sorveglianza, che vedeva come primo nome Giovanni Bazoli, e della riconferma del banchiere alla presidenza, in occasione dell’assemblea dello scorso 22 aprile. La banca ha inoltre ottenuto l’ok delle autorità turche ad aprire una filiale ad Istanbul.

SAIPEM – La società, in un consorzio con altre aziende, ha vinto il contratto per la realizzazione di una nuova raffineria in Turchia. Il valore complessivo dell’investimento è indicato in circa 4-5 Mld$.

TELECOM ITALIA – Telco apre al progetto di scorporo della rete. La prossima settimana, giovedì 23 maggio, il progetto sarà esaminato in un Cda convocato ad hoc.

VOLKSWAGEN – La casa automobilistica ha messo a segno ad aprile vendite globali in crescita del 7,2%, pari a 784.600 vetture, mentre da inizio anno le vendite del gruppo di Wolfsburg sono salite del 5,6% a 3,05 Mln di auto.