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Borsa Milano: i rating e le ultime novità delle blue chip

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(WSI)- Avvio di seduta contrastato per gli indici europei nonostante la chiusura in denaro ieri di Wall Street sulla scia della pubblicazione dei verbali del Fomc in cui è stata rivista al rialzo la crescita Usa per il 2011 (Dow Jones +0,50%, S&P500 +0,63%, Nasdaq100 +0,67%), e stamane delle principali piazze dell’Asia-Pacifico (Nikkei +0,26%, positivo per la quarta seduta consecutiva e ai massimi da 9 mesi, mentre Hong Kong guadagna circa lo 0,50%).

Il clima continua ad essere favorito dai buoni risultati societari e dalle attività di M&A che attraggono l’interesse degli investitori esteri. Molti i risultati societari diffusi stamane: Nestlè chiude il 2010 con un utile netto più che triplicato a CHF34,2 mld, positive anche le indicazioni di Cap Gemini, ABB, Pernod Richard e Ppr.

La banca francese Bnp Paribas ha chiuso l’ultimo trimestre 2010 con utile netto di EUR1,55 mld, in rialzo del 13,6% sul 4Q09 ma sotto le attese che erano pari a EUR1,71 mld. Cala invece del 7,1% l’utile netto di Swisscom a CHF1,79 mld. Attesi in Italia il CdA sul bilancio 2010 di Vittoria Assicurazioni, e all’estero i risultati di Akzo Nobel, Axa, Technip, Schneider Electric, Bae Systems, Swiss RE, Waste Management, Intuit e Nordstrom.

EVENTI SOCIETARI

BUZZI UNICEM (EUR10,71): gli analisti di Citigroup hanno tagliato la raccomandazione da hold a sell, rivisto al rialzo invece il target price che è stato portato da EUR8,70 a EUR9,80.

ENI (EUR18,42): Il Giornale scrive oggi che l’AD Scaroni sarebbe vicino alla riconferma.

FINMECCANICA (EUR9,55): secondo il Messaggero sono in arrivo commesse per USD600 mln dagli Usa.

LUXOTTICA (EUR22,10): entra nel mercato retail messicano, rilevando due catene specializzate nel segmento “sole” con oltre 40 negozi per EUR17 mln. Il perfezionamento della transazione è previsto entro la fine del secondo trimestre 2011, mentre il fatturato complessivo delle due catene è stimato quest’anno in EUR15 mln.

MACRO, CAMBI E COMMODITIES

Giornata con diversi dati macro in agenda: negli Usa si conoscerà il dato sull’inflazione Usa che a gennaio dovrebbe mostrare un rialzo dello 0,3% rispetto allo 0,4% precedente. La versione “core”, depurata delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, è vista in salita dello 0,1%, in linea con la lettura precedente.

Sempre negli Usa attesa per conoscere il numero delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione (si dovrebbero attestare a 400mila unità, in aumento rispetto alle 383mila della rilevazione precedente), mentre il Philly Fed ed il Superindice sono visti rispettivamente a 20.9 (precedente di gennaio a 19.3) e a 0,2% (in frenata rispetto all’1% di dicembre).

In Europa il focus sarà sulla fiducia dei consumatori europei in febbraio (ore 16:00). Ieri sono state diffuse le minutes del FOMC che hanno fornito indicazioni più incoraggianti sulla ripresa economica a stelle e strisce. Agenda fitta anche sul versante del primario: attese le aste in Francia e Spagna. Dollaro tendenzialmente debole sui crescenti timori relativi alla situazione in Medio Oriente. Lato commodities, il Wti Usa è poco mosso a USD85 al barile, mentre il Brent scambia sopra la soglia di USD104 al barile. Bund Future in rialzo a 123.3.

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