Milano – Chiusura positiva per le Borse europee, ma sotto i massimi di seduta, anche per via del fatto che il nodo fiscal cliff in Usa non si e’ ancora stato sciolto. Il timore e’ che scatti a inizio 2013 un pacchetto da 607 miliardi di dollari tra tagli alla spesa e aumento tasse nel caso in cui non ci sia un’intesa tra Repubblicani e Democratici.
Trainata anche oggi dai bancari Borsa Milano chiude in territorio positivo, di pari passo con l’azionario europeo. Il listino italiano Ftse Mib avanza dell’1,10% a quota 16.332,50 punti. Londra +0,45%, Parigi 0,48% e Francoforte +0,27%. Spread chiude in area 300 punti base, con rendimento decennale al 4,43%. Indice di riferimento del continente Eurostoxx 50 in rialzo +0,45%.
Arriva una cattiva notizia dagli Stati Uniti, con il presidente americano Barack Obama che, stando alle dichiarazioni del direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, Dan Pfeiffer, potrebbe porre il veto sulle proposte di taglio alle spese e aumenti delle tasse presentato dal leader repubblicano della Camera, John Bohner, in quanto queste rappresenterebbero “un peso troppo grande per la classe media”. Intanto si diffondono rumor non confermati sulla sorte di Assad, presidente siriano.
Mercati comunque ancora sostenuti dalla decisione di S&P di tornare ad alzare il rating sul debito della Grecia da selective default a B-, con outlook stabile. Si tratta di una promozione di ben sei gradini nonche’ il livello di giudizio più alto dal 2011.
La decisione viene motivata con l’operazione di buyback sui bond operata da Atene e con l’impegno dell’Europa a far rimanere il paese nell’Eurozona. Restando in tema di qualita’ del credito, Fitch ha avvertito che e’ in atto un deterioramento su scala mondiale, sottolineando che solo i paesi emergenti stanno riscontrando miglioramenti su questo fronte. Le sfide in Europa, insomma, sono ben lungi dall’essere risolte, come ricorda l’agenzia.
Pur riconoscendo i rischi all’orizzonte, l’analista Balls di PIMCO, il maggiore fondo obbligazionario al mondo, ha detto che il gruppo ha deciso di sovrappesare l’esposizione nei bond di Italia e Spagna.
Una buona iniezione di morale la offre anche il rialzo per il secondo mese di fila dell’Indice Ifo tedesco della fiducia delle imprese. Molto importante in chiave ripresa tedesca. Il paese ha riscontrato un rallentamento della crescita nel 2012 e ora l’Europa incomincia a essere preoccupata per le spese pubbliche del motore economico del continente.
Occhio anche alle speculazioni degli hedge fund e alle scommesse -rialziste o ribassiste – su alcuni paesi europei, Italia compresa. Nonostante le sfide, lo spread Italia-Germania stamattina è sceso di nuovo sotto la soglia psicologica dei 300 punti base, fino a 290 punti, ai minimi da marzo. A tal proposito vale la pena ricordare le dichiarazioni del presidente del Consiglio Mario Monti, che disse qualche settimana fa che il suo obiettivo era di vedere lo spread scendere a 287 punti, valore corrispondente alla metà di quello a cui il differenziale oscillava quando era diventato premier, lo scorso anno.
Fanno parlare anche i problemi della Finlandia, dopo che l’Unione europea ha invitato il paese a tagliare il debito pubblico.
STRATEGIE INVESTIMENTO – Il fondo obbligazionario numero uno al mondo, Pimco, consiglia di rifugiarsi sui bond australiani. Secondo le stime di 19 economisti interpellati da Bloomberg, chi investe nei titoli a 10 anni registrera’ un ritorno del 3,7% l’anno prossimo se il rendimento rimarra’ invariato all’attuale livello di 3,36%.
Focus sulla scena politica italiana: il dado sembra essere stato tratto, il presidente del consiglio Mario Monti non ha sciolto ancora la riserva ma ha detto allo stesso tempo che non rimarrĂ fermo e incontra, tra gli altri, Montezemolo e Casini.
Sul fronte economico, comunicato in Eurozona il surplus delle partite correnti, salito a ottobre a 3,9 miliardi di euro. Riguardo all’Italia, l’Istat ha reso noto che a ottobre gli ordinativi all’industria italiana sono rimasti fermi, a fronte di un fatturato in calo -0,2%.
Bene l’azionario asiatico, con l’indice di riferimento che ha chiuso al livello più alto dall’agosto del 2011, sulla scia delle speculazioni secondo cui un accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti sarà raggiunto presto, e sulle speranze di nuove mosse di politica monetaria espansiva da parte della Bank of Japan. Canon +6,5%, Mitsubishi UFJ Financial Group +6,1%. L’indice Nikkei 225 Stock Average è balzato +2,4% a 10.160,40, il guadagno più sostenuto dal 28 marzo. E’ la prima volta dallo scorso 3 aprile che il listino chiude sopra quota 10.000.
Il Nikkei è salito +17% dallo scorso 14 novembre, quando sono state indette le elezioni politiche che hanno riportato al potere il partito Liberaldemocratico.
Indice generale asiatico MSCI Asia Pacific Index +1,2%, è in crescita +14% nel 2012.
BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni scivola ma risale dai minimi, facendo -3,03% a 300,05 punti base. Tasso BTP a 10 anni -1,8% al 4,43%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Rallentano i bancari sul finale, portando a una riduzione dei guadagni. Rimangono molto toniche Ubi Banca e Unicredit (+3,9% e +3,26%). In testa al listino Buzzi Unicem (+7,03%). Bene anche Tenaris e Parmalat (+3,11% e +2,6%).
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, la moneta unica +0,20% a $1,3255. Dollaro/yen +0,04% a JPY 84,23. Occhio all’impatto della volatilità sul rapporto euro/dollaro.
Sul fronte delle commodities, commodities, i futures +0,20% a $88,11 al barile, quotazioni oro +0,12% a $1.672,70 l’oncia.
GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
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– Borsa: bene Europa con Atene promossa da S&P, Milano +0,5%.
– Crisi: Germania, Indice Ifo sale a 102,4 a dicembre.
– Industria/ Istat: Fatturato ottobre giù del 4,7%, ordini -0,1%.
– Crisi: Germania, Indice Ifo sale a 102,4 a dicembre.
– Germania: “Debito italiano non è colpa nostra”.
– Crisi: Westerwelle, Ancora Non Superata Ma C’e’ Luce In Fondo Al Tunnel.
– Borsa: Nikkei chiude sopra 10mila punti su attese politica monetaria.
– Ubs: stima perdita netta nel quarto trimestre.
– Scandalo Libor/ Ubs pagherà maxi-multa da 1,5 miliardi dollari.
– Spagna: A Ottobre Ordinativi Industria +5,2% Su Anno. Male I Servizi.
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