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Borsa Milano in calo, Ftse Mib chiude sotto 21.300 punti

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MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in flessione di oltre un punto percentuale, con il Ftse Mib che è sceso oggi sotto la soglia psicologica dei 21.300 punti. Il risultato contrasta fortemente con l’andamento visto oltreoceano dove gli indici Dow Jones e S&P 500 hanno raggiunto nuovi massimi record. Il listino ha perso l’1,11% a 21.255,99 punti. Hanno pesato i cali di Telecom (-5,35%) e Fiat.

Euro in calo dopo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, secondo cui la Bundesbank, appoggerebbe un taglio dei tassi da parte della Bce, nel caso in cui le previsioni in arrivo segnalassero un calo dell’inflazione per il 2016. La moneta unica scende fino a $1,3714.

I sell sull’azionario in Europa si spiegano con il crollo dell’indice Zew, che monitora il clima di fiducia tra gli investitori e nel settore della finanza in Germania: l’indicatore è scivolato a maggio a 33,1 punti, dai 43,2 punti di aprile.

Sul mercato dei titoli di stato, spread BTP-Bund torna a salire con +0,74% a 151,45 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali -0,95% al 2,94%.

Resi noti i risultati dell’asta con cui il Tesoro ha collocato sui mercato tutti i 6,25 miliardi di euro di titoli di stato a 3 e 7 anni. Venduti 4 miliardi di Btp triennali a un tasso in rialzo all’1,07% contro il minimo record dello 0,93% della precedente asta. La domanda è stata pari 1,53 volte l’offerta.

Emessi 2,5 miliardi di euro di bond a 7 anni, a tassi in calo al 2,29% e un bid to cover a 1,53 volte.

Indice Ftse Mib continua a oscillare all’interno del range compreso tra i massimi di giovedì a 21734 (top ieri a 21726) ed i minimi di venerdì a 21318 (minimo ieri a 21422). L’area 21240/300 rimane pericolosa, in quanto darebbe il via a nuove ondate ribassiste.

Tra i titoli protagonisti della seduta Mps torna negativa; la banca senese ha riportato la sua ottava perdita consecutiva su base trimestrale.

Telecom Italia in rosso dopo i risultati di bilancio, mentre le quotazioni di Unicredit perdono terreno, nonostante il giudizio positivo di Credit Suisse. Contrastati in generale i bancari.

Mercati asiatici in rialzo, con l’indice di riferimento che si avvia a riportare il rialzo più forte in sette settimane, sulla scia dei nuovi record testati a Wall Street, in particolare dagli indici Dow Jones e S&P 500. Il benchmarke azionario MSCI Asia Pacific in crescita +1% a 139,19 punti, riporta il guadagno più alto dallo scorso 24 marzo.

Le preoccupazioni per la Cina, tuttavia, rimangono; nel mese di aprile la produzione industriale è salita +8,7% su base annua, contro il +8,9% atteso dagli analisti di Reuters. Rese note anche le vendite al dettaglio, in crescita +11,9% contro il +12,2% atteso.

ALTRI MERCATI – Sul valutario l’euro/dollaro oscilla al momento con una variazione -0,25%, e si attesta a $1,3722; dollaro/yen +0,05% a JPY 102,16, euro/yen -0,19% a JPY 140,22, euro/franco svizzero -0,14% a CHF 1,2196.

Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio +0,35% a $100,94, oro +0,14% a 1.297,60.